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Vasto, “sì al promo aperitivi, ma con gli analcolici”

“Comprendiamo l’esigenza di incrementare la clientela con iniziative promozionali, ma invitiamo gli organizzatori e i bar che hanno aderito a riflettere sui danni dell’alcol soprattutto nei giovani”.

Paola Fasciani, direttore della Unità Operativa Dipendenze Patologiche della Asl 02, manifesta la sua preoccupazione sull’iniziativa “Happy Hour” – tre aperitivi al prezzo di due – organizzata dal Consorzio “Vasto in Centro”, con il patrocinio del Comune di Vasto e lancia un appello.

“Che in tempi di crisi economica ci sia l’esigenza di attrarre la clientela è legittimo, ma gli esercenti non devono trascurare le problematiche d’impatto sociale ed etico di questa campagna promozionale”, sostiene la dottoressa Fasciani,“ i danni provocati dall’alcol sono noti da tempo. L’Organizzazione mondiale della sanità ci ricorda che il consumo di bevande alcoliche è, insieme al fumo, una delle principali cause di morte precoce. L’alcol è una sostanza tossica. Può causare dipendenza anche in misura maggiore rispetto a molte droghe e il suo consumo, se eccessivo, può provocare danni anche molto seri all’organismo, in particolare al fegato e al cervello”, prosegue il direttore dei Serd di Chieti, Lanciano e Vasto, “è il primo fattore di rischio di malattia cronica, invalidità e mortalità prematura nelle persone di sesso maschile di età compresa tra i 15 e i 29 anni. I giovani sono i più vulnerabili, essi non possiedono ancora in modo completo né la capacità di metabolizzare l’alcol, né la maturità necessaria per gestire responsabilmente una bevanda alcolica. Per loro i danni al fegato e al cervello si verificano prima, come prima arriva la dipendenza. Bastano questi pochi dati, supportati da studi e ricerche scientifiche, per dimostrare quanto sia dannoso l’alcol”.

Da qui l’appello della dottoressa Fasciani agli organizzatori “affinchè abbiano il coraggio di scommettere sul loro ruolo di responsabilità sociale e contribuire a far crescere una cultura legata ad uno stile di vita sano e corretto e a valori positivi di socialità e di convivialità. Il successo di una azienda, infatti, è testimoniato sicuramente dai risultati economici positivi, ma anche dalla redditività valoriale con risultati vincenti per l’impresa, le persone, il territorio e l’ambiente. Allora perché non invitare i bar aderenti all’iniziativa “Happy Hour”  a proporre ai loro giovani clienti solo aperitivi analcolici?”, conclude il medico.

Anna Bontempo (Il Centro)

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