Abbiamo più volte accennato al deprecabile stato di abbandono e di degradazione in cui il centro storico di Vasto è stato fatto oggetto da parte delle autorità che, invece di intraprendere iniziative rivolte a vivificare l’ambiente, si sono limitate a delimitarne l’area per lasciarla in balia di se stessa.
Manca, infatti, una politica di valorizzazione delle risorse turistiche ed archeologiche, non solo, ma anche un apporto concreto che, nel corso degli anni, sia di incentivo alle iniziative da attuarsi nell’ambito del centro storico appunto per renderlo fervido di operosità.
Il centro storico, come già abbiamo scritto abbondantemente in passato, doveva essere la parte vitale della città, quella cioè che avrebbe dovuto essere, secondo le intenzioni di chi ha disposto la ripartizione del tessuto urbanistico di Vasto, il punto d’incontro delle correnti del turismo e dei cittadini in genere. Invece, a causa dell’assenza di ogni iniziativa diretta a valorizzarne i presupposti, si è verificato tutto il contrario.
La zona del centro storico langue, stenta a sopravvivere, non ha registrato incrementi di sorta nel settore socio-economico e commerciale. Non solo. Addirittura s’è verificata la fuga in massa della popolazione residenziale che, per non trovare abitazioni provviste dei servizi essenziali, preferisce andare alla ricerca di stabili moderni. Questo particolare deve essere messo in relazione ai vincoli che l’amministrazione comunale ha imposto in materia di ristrutturazione edilizia proprio per abitazioni che spesso di “storico” hanno, se si vuol proprio usare questo termine, solo la fatiscenza e le caratteristiche d’instabilità
. Procedendo di questo passo, la zona del centro storico di Vasto, priva di qualsiasi interesse da parte delle autorità, e di iniziative atte a suscitarne stimoli sociali, è destinata a rappresentare un ruolo negativo per la collettività vastese. Occorre, dunque, che gli organi dell’amministrazione comunale di Vasto adottino provvedimenti immediati per far sì che il problema venga affrontato in termini risolutivi, prima che l’ambiente urbanistico di Vasto sia definitivamente condannato alla decadenza.
GIUSEPPE CATANIA (noi vastesi)
