Non deve essere demolito l’ex asilo Carlo Della Penna, il cui abbattimento richiederebbe costi superiori rispetto a quelli che il Comune
sosterrebbe per l’adeguamento sismico dell’edificio. A queste conclusioni è giunto il tecnico incaricato dall’ente, l’ingegner Stefano Bagagli, la cui perizia sulla valutazione di vulnerabilità sismica è stata al centro dell’incontro che il Comitato cittadino ha avuto nei giorni scorsi con il sindaco Francesco Menna.
“La buona notizia è che lo stato della struttura non è tale da richiederne necessariamente l’abbattimento”, sostengono gli esponenti del sodalizio, “ anzi, il costo stimato per un intervento di abbattimento e di successiva ricostruzione, tre milioni di euro, sarebbe all’incirca il doppio di quello necessario per l’adeguamento (o il miglioramento) sismico. Di conseguenza il Comune intende orientarsi versomquesta seconda direzione, vale a dire adeguamento sismico. Ma c’è anche la cattiva notizia”, aggiungono i rappresentanti del Comitato cittadino, “che, per la verità non sorprende. E cioè che il Comune non dispone dei fondi necessari. Intende però partecipare a tutti i bandi che consentano la conservazione del complesso e la sua riapertura per le finalità scolastiche cui è stata vincolata dal benemerito donatore. È un passo avanti. Speriamo di venirne a capo in un tempo ragionevole. Per quanto ci riguarda continueremo comunque a seguire la vicenda”.
Sono anni che il sodalizio, formato da Michele Celenza (Porta Nuova), Davide Aquilano (Italia Nostra) e Carlo Centorami (Vasto libera), incalza l’amministrazione comunale sulla necessità di riutilizzare l’ex asilo donato dal mecenate vastese Carlo Della Penna, dopo i necessari interventi di ristrutturazione. L’immobile è abbandonato da anni e alla mercè dei vandali che si sono introdotti a più riprese nella struttura, danneggiandola.
Anna Bontempo (il centro)