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“Tari non ridotta”, il M5S avvia il ricorso collettivo

Una class action contro la mancata riduzione della Tari. I cittadini vastesi soggetti a tassazione da parte del Comune possono avviare un’azione legale collettiva chiedendo la tutela dei loro diritti con un ricorso al Tar regionale. A promuovere l’iniziativa è il Movimento 5 stelle di Vasto che continua a criticare l’operato dell’amministrazione comunale sulla gestione dei rifiuti. I vastesi interessati alla class action sono invitati a presentarsi presso l’Infopoint di piazza Rossetti, tutti i giorni dalle 16 alle 20, muniti di codice fiscale, per apporre la loro firma di delega legale per il ricorso che i pentastellati vogliono presentare. La raccolta delle firme,   iniziata ieri, continuerà fino al 23 maggio.

“Il consiglio comunale di Vasto, nella seduta del 3 aprile 2019, ha approvato un Piano finanziario per la gestione dei rifiuti 2019 (Pef) su cui esistono forti dubbi di legittimità a causa delle palesi violazioni della normativa”, spiegano Dina Carinci e Marco Gallo, “la conseguenza più eclatante dell’erroneo operato di quest’amministrazione di centrosinistra è la mancata riduzione della Tari che avrebbe dovuto necessariamente derivare dalla riduzione del canone annuo Pulchra di circa 300.000 euro, ottenuta, seppure come magra consolazione, a seguito della svendita della quota comunale del 51% in favore della Sapi. La Tari che doveva essere ridotta di 300.000 euro è stata invece aumentata di 100.000 euro senza alcuna plausibile giustificazione, e quindi è stata sottratta ai cittadini la non trascurabile cifra di 400.000 euro.  Ciò senza considerare altre gravi carenze del piano finanziario 2019, tra le quali ci limitiamo a segnalare la mancata detrazione dei costi dovuta al recupero di evasione della tassa sui rifiuti. Il Comune”, proseguono i due consiglieri pentastellati, “ ha recuperato negli ultimi due anni circa 300.000 euro dagli evasori Tari, ma ha omesso di considerare questi importi a detrazione dei costi previsti, danneggiando così i cittadini che hanno pagato regolarmente la tassa”.

I due esponenti del Movimento ricordano che durante la discussione in aula hanno cercato di dissuadere la maggioranza dall’approvare il piano finanziario, chiedendo di apportare le modifiche previste dalla legge, ma ritengono ora che “di fronte alla indifferenza dell’amministrazione .

Di fronte all’indifferenza dell’amministrazione, ai cittadini non resta che difendere i propri diritti con un ricorso al Tar regionale”.

La raccolta di firme è iniziata ieri. Nei giorni scorsi Carinci e Gallo hanno sollevato il problema dei maggiori costi sostenuti per lo smaltimento dei rifiuti urbani in seguito al sequestro della discarica del Civeta. Ma su questo punto il sindaco Francesco Menna è stato categorico nell’affermare che “la Tari non subirà alcun aumento”.  

Anna Bontempo (Il Centro)

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