Gabbie per proteggere i nidi del fratino. E’ lo stratagemma escogitato dai volontari dell’associazione Ambiente Basso Molise (Abm) per evitare che durante la pulizia della spiaggia le ruspe possano distruggere le uova come è successo di recente lungo la costa molisana. I due nidi “superstiti” sono stati quindi recintati con la speranza che, vedendo le gabbie, gli addetti si fermino.
“La recinzione consiste nel posizionare una gabbia con dei fori, che permette al fratino di entrare ed uscire dal nido, e nel contempo consente di proteggere le uova da eventuali predatori naturali come la cornacchia grigia, i gabbiani, i cani randagi, e qualsiasi animale”, spiega Luigi Lucchese, presidente dell’associazione ambientalista, “l’unico neo è rappresentato dal fatto che i curiosi non mancheranno e quindi ci potrebbe essere l’abbandono del nido da parte dei fratini a causa di questa azione di disturbo. Rimarchiamo con soddisfazione la presenza a Petacciato, del vice sindaco Antonio Di Pardo, che ha aiutato a posizionare la recinzione e la gabbia, presenza oltre modo gradita in quanto l’amministratore comunale ha sempre partecipato a tutte le attività organizzate da noi nel territorio di Petacciato. La sua discesa in campo, insieme ai volontari, è la dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, che l’amministrazione comunale di Petacciato vuole difendere il fratino e la biodiversità del proprio territorio”, rimarca Lucchese.
I due nidi superstiti sono ora “osservati speciali” fino alla schiusa, prevista a breve. Nei giorni scorsi i volontari di Ambiente Basso Molise avevano denunciato la distruzione delle dune lungo la costa molisana ad opera dei mezzi meccanici utilizzati per le operazioni di pulizia, lanciando l’allarme per la forte diminuzione della presenza del fratino, la cui popolazione negli ultimi dieci anni si è ridotta del 70%.
Anna Bontempo (Il Centro)
