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Sam, sit-in dei lavoratori: “Non dovete chiudere”

Il conto alla rovescia per i lavoratori della Sam srl è iniziato. Fra sei giorni i cancelli della fabbrica potrebbero chiudersi per non riaprire più. Ieri mattina i 25 lavoratori hanno protestato davanti all’azienda. Il loro grido d’aiuto è stato raccolto dal sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, che ha convocato per venerdì un tavolo tecnico in Comune attorno al quale siederanno rappresentanti della Denso Manufacturing, dirigenti della Sam e il segretario della Femca-Cisl, Abruzzo-Molise, Massimo Recinella.

Il primo cittadino ha convocato ieri mattina l’ingegnere Pasquale Colia, della Denso, e il collega della Sam srl, Massimo Castagna, invitandoli ad essere presenti all’incontro in programma venerdì alle 10.

La notizia è stata data subito ai lavoratori da Massimo Castagna nel corso del presidio davanti ai cancelli di viale Belgio al quale ha partecipato anche Cgil. “L’argomento è importante”, ha scritto Tiziana Magnacca. “Nella consapevolezza di questo, confido nella presenza di Colia, Castagna e Recinella per discutere della situazione in cui si trovano i lavoratori e del loro futuro”. Il sindacato è soddisfatto. Il Comune ha infranto il muro del silenzio che circondava la dolorosa situazione della Sam.

“Si tratta indubbiamente”, ha detto Recinella, “di un incontro importante. Discutere faccia a faccia è fondamentale per sapere cosa prevede il futuro. Fino ad oggi Sam non ha ricevuto risposte dalla Denso. La Sam però è stata categorica: il debito maturato è troppo importante e con i vecchi accordi commerciali Sam non riesce più ad andare avanti. Ora i lavoratori confidano nell’incontro di venerdì”, ha concluso Recinella.

Il futuro di Sam dipende dagli accordi con Denso. Sam produce componentistica elettrica per l’assemblaggio dei motorini e degli alternatori. Denso è il suo unico cliente. Con i vecchi accordi commerciali, tuttavia, Sam non riesce a sanare i debiti.

Presente ieri mattina al presidio anche il segretario regionale della Femca-Cisl, Franco Zerra. La Sam, che in passato aveva un organico di 130 dipendenti, è riuscita a sopravvivere alla grande crisi grazie alla disponibilità dei lavoratori che si sono sempre rimboccati le maniche e hanno accettato di fare tanti sacrifici pur di mantenere il posto di lavoro. Nata nel 1985, Sam era specializzata nella realizzazione di attrezzature per le lavorazioni meccaniche, collaudo e montaggio. Nel 2007 la struttura societaria è cambiata con l’inserimento di un socio responsabile delle lavorazioni tridimensionali. Ora la Sam, che ha fatto della qualità il suo fiore all’occhiello, chiede di rivedere gli accordi al rialzo.

“Non è un capriccio ma una necessità. E’ l’unico modo per consentire all’azienda di andare avanti”, sottolinea la Femca-Cisl.

Oggi è in programma la seconda giornata di sciopero. Un’altra triste richiesta di aiuto. La speranza è che venerdì la Denso comprenda le ragioni della Sam srl. Il sindaco Magnacca da parte sua cercherà di fare il possibile. Ogni piccola azienda che chiude è un pezzo di storia di Piana Sant’Angelo che va via. Senza contare che ci sono 25 famiglie che hanno assoluto bisogno di un lavoro e di uno stipendio.

Paola Calvano (Il Centro)

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