Già in diverse precedenti occasioni ci siamo occupati dei “misteriosi” scavi di piazza Rossetti, nei pressi della Torre di Bassano; avevamo sottolineato la sostanziale “inutilità” di un reperto messo lì in bella mostra, senza nessuna indicazione, nemmeno in linea generale, in merito alla tipologia e all’epoca dello stesso. Anche a livello puramente “estetico”, senza voler star lì a sindacare sul come e quando (sebbene sarebbe l’abc per un reperto archeologico), è difficile apprezzare il ritrovamento, coperto da una lastra di vetro, spesso sporca e appannata da un sistema evidentemente poco efficace che non riesce a smaltire la condensa.
Come se non bastasse, adesso la copertura è stata anche danneggiata, con evidenti scalfiture che rendono ancor più complicato ammirare il reperto, tra l’altro ancora “ignoto”. Senza contare che una copertura così danneggiata potrebbe potenzialmente nascondere problemi di sicurezza. Insomma, ulteriori criticità vanno ad aggiungersi a un reperto che potrebbe essere custodito e valorizzato meglio, dando per scontato che un valore archeologico ce l’abbia per davvero. Ma finché qualcuno non si decide a piantarci una pur minuscola targhetta, difficile per cittadini e turisti farsi un’idea sull’importanza del reperto. Certo però che se il ritrovamento non “merita” neppure un cartello, difficile che chi lo ammira possa considerarlo granché.
Speriamo che a Palazzo di Città qualcuno si occupi della questione. L’estate è alle porte e non è sicuramente un bel vedere.