“Le minoranze dicono solo bugie e saranno gli stessi cittadini a verificarlo di persona confrontando le bollette della Tari del 2019 con quelle degli anni precedenti”. E’ un fiume in piena il sindaco Francesco Menna, accusato insieme alla giunta, di aver aumentato la tassa sui rifiuti, l’imposta di soggiorno e di aver riconfermato le aliquote massime su Imu seconde case, Tasi e Irpef.
“Saranno gli esponenti dell’opposizione consiliare a fare una gran brutta figura quando si renderanno conto che a Vasto, a differenza di altri comuni, sono rimaste invariate sia l’aliquota della Tasi sia le tariffe della Tari”, ribatte il primo cittadino, che esclude categoricamente aumenti anche a fronte dei maggiori costi per il conferimento dei rifiuti causato dal sequestro della terza vasca,
“Per quanto riguarda l’Imu, l’unico aumento che può essere registrato è quello limitato alle categorie catastali A1, A8 e A9 ovvero abitazioni di tipo signorile, ville con piscina, castelli e palazzi signorili. Si precisa, infine, che tutte le altre aliquote Imu sono rimaste invariate rispetto agli anni precedenti. Per quanto riguarda invece l’imposta di soggiorno, che non è a carico dei cittadini ma dei turisti che pernottano nelle strutture ricettive cittadine, l’aumento è di 0,50 euro, ma si paga sei mesi all’anno e sono rimasti invariate le esenzioni. Vasto non è sommersa da un mare di tasse, ma dalle bugie dell’opposizione”.
Anna Bontempo (Il Centro)