Hanno ragione i tanti cittadini che lamentano la mancata ristrutturazione, sbandierata ai quattro venti dall’Amministrazione Menna, del terminal bus di Vasto. Non è soltanto un problema di aiuole sporche, delle bottiglie e delle lattine che si accumulano, delle cartacce buttate qua e là, ma di vera e propria igiene, visto che continua a mancare un bagno pubblico.
È un problema di menefreghismo amministrativo, essendo ormai il pubblico, cioè il cittadino, considerato soltanto come utente che deve pagare ed essere tassato a più non posso. Quanto a diritti, niente di niente.
Se il terminal bus dev’essere il biglietto da visita della città, stiamo freschi. Come tanti altri biglietti da visita già strappati dai turisti che trovano una città non pulita (e vogliamo fermarci all’eufemismo per non essere accusati di terrorismo giornalistico). Vasto deve tornare a splendere, ma per farlo ha bisogno di una classe dirigente all’altezza del compito.
Le promesse vengono puntualmente disattese e a noi consiglieri di minoranza non resta che raccogliere lo sconforto dei cittadini e rappresentarlo a chi ha le chiavi della città. Anche questa volta, speriamo e preghiamo.
Alessandra Cappa
Davide D’Alessandro