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Tassa di soggiorno, resta l’aumento contestato

La risoluzione delle minoranze, che chiedevano di sospendere l’aumento fino ad ottobre, è stata bocciata. Con  9 voti a favore e 15 contrari la maggioranza di centrosinistra ha rispedito al mittente la proposta di nove consiglieri di opposizione contrari all’incremento della tassa di soggiorno.

La delibera con cui la giunta comunale ha approvato, il 26 febbraio scorso, il nuovo piano tariffario per le strutture alberghiere, extra-alberghiere e per quelle ricettive all’aria aperta, è stata al centro della discussione per la gran parte della giornata di ieri. In aula è andato in scena  il muro contro muro tra maggioranza ed opposizione. Pur confermando l’esonero al pagamento della tassa per i mesi di gennaio, febbraio, marzo, ottobre, novembre e dicembre, l’esecutivo guidato dal sindaco Francesco Menna ha aumentato le tariffe per le strutture alberghiere con una e due stelle – che passano a 1 a 1,50 euro – per le strutture ricettive all’aria aperta (da 1 a 1,50 euro) e per ostelli, affittacamere, room and breakfast, locande, case, appartamenti ammobiliati per uso turistico, bed & breakfast e agriturismi. In questi casi la tariffa passa  da 1 a 1,50 euro. Aumento di 50 centesimi anche per le strutture alberghiere a 3 stelle (da 1,50 a 2 euro), mentre le strutture a 4 e 5 stelle passano da 2 a 2,50 euro.

Forti critiche dai banchi dell’opposizione e ricorso alla matematica da parte di qualche consigliere di maggioranza: è  il caso di Simone Lembo (Pd) che ha utilizzato la calcolatrice per spiegare che gli aumenti, spalmati dal 2014 (anno di introduzione della tassa) ad oggi,  sono ben poca cosa. Non sono mancate neanche le provocazioni, come quella lanciata sempre da Lembo, ex direttore della Confesercenti di Vasto. “Il Governo nazionale abolisca l’imposta di soggiorno. Fa scalpore che aumenti, ma nessuno dice che da quando è stata istituita non è mai rincarata”.

Il sindaco che non è mai intervenuto durante la discussione in aula, lasciando replicare l’assessore Gabriele Barisano, ricorda che “restano confermate tutte le esenzioni per l’imposta di soggiorno”.

Subito dopo la votazione le minoranze hanno diffuso un comunicato stampa.

“Aumentando l’imposta di soggiorno l’amministrazione Menna dimostra ancora una volta di essere nemica dell’economia di Vasto e delle forze produttive”, attaccano Alessandra Cappa, Davide D’Alessandro, Alessandro D’Elisa, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani, “a nulla è valsa la nostra ferma opposizione. L’amministrazione Menna continua a succhiare sangue per continuare a coprire i buchi di bilancio che si creano per sostenere i soliti noti e oliare  la ben nota macchina elettorale. La verità è che questa amministrazione i soldi li trova eccome, ma per sprecarli e non per destinarli a chi ha bisogno. Li trova impoverendo il tessuto produttivo. Decideranno i cittadini, che già sono tartassati con tariffe massime, come giudicare questi signori”.

Anna Bontempo (Il Centro)

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