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Manda le figlie a rubare, mamma va a processo

Aveva solo 11 anni e tanta voglia di giocare. La sorella ne aveva 13 . Sono state costrette a lasciare molto presto i giocattoli. Per loro l’estate non era la stagione dei giochi in acqua. La mamma le mandava a rubare in spiaggia. Oggi , la donna , accusata di furto aggravato e induzione a delinquere delle figlie minori , comparirà davanti al giudice monocratico del tribunale di Vasto , Rosanna Buri.

La vicenda risale a 3 anni fa. Le ragazzine che ora hanno rispettivamente , 14 e 17 anni sono state a lungo seguite dagli assistenti sociali e dal tribunale per i minori dell’Aquila. Il fatto che ha messo nei guai la madre, C.L., 37 anni, nata a Campobasso ma domiciliata a Vasto, avvenne in un assolato pomeriggio d’estate sul litorale di San Salvo. La spiaggia era affollata. Due ragazzi raggiunsero un tratto di spiaggia libera, sistemarono i propri teli sulla sabbia e lasciarono accanto agli asciugamani gli zaini. Pochi minuti dopo i giovani andarono a fare un bagno ma dall’acqua tenevano d’occhio i loro effetti personali. I ragazzi notarono due bambine ore che si sedevano sui loro teli e rovistavano nelle borse alla ricerca di denaro e oggetti di valore. Immediatamente raggiunsero la riva per fermarle. Le adolescenti si accorsero di essere state scoperte, si allontanarono velocemente e salirono su una Fiat Punto nera con a bordo una donna che le aspettava. Il trio riuscì a far perdere le tracce. La coppia di giovani dopo aver verificato il furto dei telefonini e del portafoglio raccontò l’episodio ad un agente della polizia che, libero dal servizio, stava pranzando in un locale vicino.

Raccolte le informazioni scattarono le ricerche delle baby ladre. Dieci minuti dopo vennero rintracciate dalla “volante” sulla statale 16, in località “Casarza” a nord di Vasto. Le due ragazzine erano con la mamma. La donna davanti alle contestazioni della polizia finse stupore . Il suo atteggiamento cambiò quando la polizia decise di controllare il contenuto della sua borsa. Dentro c’erano i cellulari e altro materiale preso dalla due ragazzine sotto gli ombrelloni. C.L. è così finita nei guai.

” Si avvaleva delle due figlie”, si legge nel capo d’imputazione ” per trarne profitto, con l’aggravante di aver indotto due minori a commettere un reato”. A difendere C.L. oggi saranno gli avvocati Raffaele Giacomucci e Isabella Mugoni. Il compito dei due legali non sarà facile. Il fenomeno dei baby ladri sulle spiagge del Vastese in appartamenti e negozi , negli ultimi anni è diventato un incubo. Quel che è peggio , è in aumento il numero di adulti che spingono i figli e rubare o spacciare droga. Comportamenti stigmatizzati dalla magistratura che per questo è piuttosto severa con chi induce i minori a delinquere.

Paola Calvano (il centro)

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