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Alunni maltrattati a scuola, genitori dai carabinieri

Sono stati ascoltati dai carabinieri i genitori degli alunni della maestra di San Salvo agli arresti domiciliari da dieci giorni con l’accusa di maltrattamenti. I carabinieri di San Salvo, su disposizione del sostituto procuratore Michele Pecoraro, hanno ascoltato il racconto delle famiglie dei piccoli che più degli altri sarebbero stati oggetto di discutibili metodi educativi. Fra loro ci sarebbe stato anche qualche piccolo che avrebbe manifestato disagi, superati dopo l’allontanamento dell’insegnante. Le famiglie si sono rivolte all’avvocato Antonello Cerella e sono decise a costituirsi parte civile.

Qualche genitore ha ammesso ai carabinieri di avere notato l’insofferenza del figlioletto verso la scuola. Nessuno di loro però è arrivato ad ipotizzare dei etodi educativi eccessivamente severi. I metodi pedagogici che hanno messo nei guai la maestra sono stati comunque ripresi da una telecamera nascosta e quelle immagini la settimana scorsa sono state visionate oltre che dal giudice Italo Radoccia anche dalla stessa docente assistita dall’avvocato Alessandra Cappa. L’indagine non è ancora conclusa e nè l’autorità scolastica locale nè il ministero hanno ritenuto al momento di sospendere l’insegnante.

La vicenda, vista la delicatezza, continua ad essere protetta dal massimo riserbo. L’indagine ha preso il via nel settembre 2018, sulla base di una denuncia e di alcune segnalazioni fatte da personale docente al dirigente scolastico. I carabinieri avvisati dal dirigente, hanno iniziato ad indagare e sono riusciti a documentare, con una telecamera nascosta, le presunte minacce e i presunti maltrattamenti dell’insegnante che aveva creato tra i bambini un clima di terrore. Il video è un filmato di oltre 400 ore in classe. La valutazione del video sarà fondamentale.

L’inchiesta come detto è coordinata dal sostituto procuratore della repubblica Michele Pecoraro. Al termine dell’interrogatorio di garanzia che c’è stato venerdi, il giudice delle indagini preliminari Italo Radoccia ha ritenuto di dover mantenere la custodia cautelare domiciliare. Gli investigatori stanno accelerando i tempi per cercare di ultimare prima possibile le indagini. Ed è quanto auspica anche l’autorità scolastica per la serenità di tutta la scuola e soprattutto dei piccini. L’avvocato Alessandra Cappa qualora dovessero essere confermate le accuse e la custodia cautelare è decisa a ricorrere ai giudici del tribunale del Riesame. San Salvo continua ad essere divisa fra innocentisti e colpevolisti. La città continua a sperare si tratti solo di uno spiacevole equivoco.

Paola Calvano (Il Centro)

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