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Lorenzo Cozzolino, una notifica blocca il processo

Operazione Adriatico. Il processo Adriatico bis che si celebra all’Aquila al collaboratore di giustizia Lorenzo Cozzolino dalle cui dichiarazioni nacque l’operazione che mise sotto accusa 62 imputati è slittato ancora per nuovi difetti di notifiche. Con lui all’Aquila ci sono altri 18 indagati che hanno scelto il rito abbreviato.

In compenso il 23 aprile prossimo i giudici della Corte di Cassazione si occuperanno di un’altro esercito di imputati che hanno già avuto due gradi di giudizio. Il 7 ottobre 2017 la Corte d’appello dichiarò che l’associazione a delinquere con 62 imputati non fu di stampo camorristico. La Corte aquilana (giudici Armanda Servino, Alfonso Grimaldi e Flavia Grilli) non riconobbe l’esistenza del 416 bis.

Il reato associativo risalente al 2005 è caduto quindi in prescrizione. Dietro gli incendi dolosi, le sparatorie che si verificarono a Vasto, San Salvo e Gissi dal 2003 al 2008 secondo la Corte, non c’era la camorra. Il processo difficile e delicatissimo si concluse in modo inaspettato e con la soddisfazione degli accusati finiti a giudizio grazie alle rivelazioni del collaboratore di giustizia.

I 299 anni di carcere distribuiti dal Tribunale di Vasto nel 2016 (la pubblica accusa aveva chiesto 549 anni di carcere) si ridussero di un terzo. Cancellate le condanne per associazione per delinquere di tipo mafioso, molti imputati vennero assolti. La Cassazione tuttavia ultimamente è parsa più severa nel giudicare i presunti casi di associazione a delinquere. Nulla quindi è scontato. Dall’esito romano del processo Adriatico dipenderà anche il processo Adriatico bis.

Dopo la sentenza della Corte d’Appello può accadere di tutto . Certo è che Lorenzo Cozzolino con le sue rivelazioni da brividi fatte 7 anni fa sollevò un inquietante velo sulla cronaca Vastese. Un esercito di avvocati sta preparando in questi giorni le arringhe difensive. Il collaboratore di giustizia ha ripetuto più volte le inquietanti rivelazioni fatte nel 2013 e ritenute attendibili dagli investigatori arrivando ad accusarsi dell’omicidio del suocero. Tanti i nomi snocciolati e i personaggi coinvolti,compresi i familiari. L’uomo chiave dell’operazione ” Adriatico” ha rivelato la presenza nel Vastese di un clan che per anni fu impegnato a finanziare le proprie casse e i collegamenti con l’Olanda e l’Albania.

Paola Calvano (Il Centro)

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