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Tetto crollato in chiesa, da domani al via i lavori

Cominceranno domani i lavori di ristrutturazione del tetto della storica chiesa di San Pietro in Sant’Antonio, che si affaccia su via Adriatica. Ad eseguire l’intervento sarà l’impresa Mammarella. Giovedi le capriate del tetto della struttura sacra, si sono piegate facendo crollare le tegole. Sul lato ovest del tetto della chiesa si è aperta una grossa ferita. “Non appena abbiamo saputo dell’accaduto”, dice il vice sindaco Giuseppe Forte che con l’ingegnere.

Luca Giammichele dell’Ufficio Lavori Pubblici ha verificato personalmente il danno “insieme a don Gianfranco Travaglini abbiamo avvisato e la Curia arcivescovile e le autorità religiose si sono subito attivate per evitare rischi ai cittadini e danni maggiori alla chiesa. I vigili del fuoco che hanno raggiunto il tetto passando dalla cella campanaria”, prosegue Forte. “Hanno confermato il cedimento di alcune capriate e delle relative orditure con la conseguente caduta dei materiali di copertura sulle navate della chiesa. All’interno tuttavia i danni non sono gravi. C’è comunque una infiltrazione di acqua piovana che va sanata“.

La Curia Arcivescovile, attraverso don Gianfranco Travaglini, parroco reggente di S.Antonio, ha predisposto l’arrivo dell’ impresa edile Mammarella che da domani mattina inizierà il montaggio dei ponteggi per poi procedere alla riparazione del tetto.

Intanto per motivi di sicurezza, via S.Antonio è stata interdetta al traffico delle auto. I fedeli vastesi sono molto legati alla parrocchia di San Pietro in Sant’Antonio. Una settimana fa si è tenuto il raduno in piazza San Pietro con il passaggio della porta giubilare, accompagnato dal rintocco delle campane per ricordare il privilegio del giubileo concesso dal Papa alla città.

La parrocchia di S. Pietro in Sant’Antonio gode del privilegio dal 12 dicembre 1777, quanto Papa Pio VI, concesse alla comunità vastese la celebrazione del Giubileo nella terza domenica di gennaio, per ricordare la sosta a Vasto di Papa Alessandro III avvenuta dal 7 febbraio al 9 marzo 1177. Ogni anno a gennaio sono numerosi i fedeli che arrivano anche dalle regioni vicine. La Curia ha assicurato che la chiesa sarà presto recuperata. Le funzioni religiose per il momento si terranno nella vicina cappella della Madonna delle Grazie.

Paola Calvano (Il Centro)

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