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San Salvo, patto per la sicurezza

L’operazione Evelin ha dimostrato la vulnerabilità ma anche l’appetibilità del Vastese. Industriali, commercianti, sindacati, giovani e pensionati invitano la politica a compattarsi per riconquistare la sicurezza perduta. “La sicurezza”, dice Emilio Di Colanon ha e non può avere colore politico. La storia insegna che è solo facendo squadra che un territorio riesce a vincere. La politica deve unirsi e non litigare. Maggioranza a minoranza devono combattere fianco a fianco per ottenere protezione e servizi. Un’area industriale al buio è insicura. Una operaia che arriva o esce dal lavoro al buio ha paura. Il sindaco Tiziana Magnacca deve replicare l’operazione che ha fatto per salvare i posti di lavoro della Pilkington: chiamare tutti a fare squadra per il bene dei cittadini e del territorio.  Al Vastese va dato ciò che è stato promesso e, solo se è unita, la politica può ottenerlo. Inutile palleggiarsi le colpe. Insieme occorre combattere per riavere un numero adeguato di forze dell’ordine, vigilanza e servizi”, dice il segretario provinciale della Cgil.

Pronto a collaborare per raggiungere l’obiettivo è Antonio Boschetti del Pd. “Saremo felici di far parte della squadra che invoca la perduta sicurezza di San Salvo”, dice Boschetti. “Da anni ribadiamo che la sicurezza a San Salvo viene meno ogni giorno che passa e a confermarlo sono i fatti”.

L’ operazione Evelin che ha portato in carcere 15 persone ed altre 5 ai domiciliari non è affatto conclusa. Anche giovedi i carabinieri hanno fatto nuovi controlli e nuove verifiche. Non è escluso che possano esserci presto risultati importanti. I militari sono contestualmente impegnati a identificare gli autori dell’assalto al bancomat della Bcc del centro commerciale Insieme. L’attività di indagine e prevenzione è piuttosto laboriosa. Ora più che mai il Vastese avrebbe bisogno di rinforzi i nelle caserme.

Speriamo che il M5S che ora è al governo non ci deluda“, è stato il commento di alcuni pensionati.

Il Pd in una nota ha ricordato all’amministrazione alcuni problemi che andrebbero risolti .“Ci sono luoghi come la villa comunale, dove si spaccia e ci si droga. La villa va illuminata. All’interno del Comune ci sono vigili quali l’ex comandante e non solo, relegati dietro una scrivania. E’ ora che tornino al loro ruolo istituzionale. Servono progetti per la prevenzione della tossicodipendenza.Occorre potenziare la videosorveglianza, incentivare l’aggregazione sociale, creare una rete di vigilanza con interscambio di informazioni tra scuola, società sportive, assistenti sociali e polizia municipale“.

Paola Calvano (Il Centro)

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