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“Sono Savastano”, sentenza a febbraio sulla minaccia

Sara pronunciata a febbraio 2019 la sentenza del Tribunale di Vasto a carico dell’anziano che un anno fa fece recapitare ad un commerciante della Marina un biglietto firmato don Pietro Savastano. Su quel biglietto c’era un telegrafico messaggio. Ma scherzare usando il nome di personaggi di fantasia, che vengono comunque identificati con il crimine, è considerato come una minaccia.

Don Pietro Savastano, è un personaggio di fantasia della serie televisiva Gomorra, il più potente, il più temuto e, quindi, il più rispettato dei capi clan della fiction ambientata nel Napoletano. Un importante boss della camorra.

Quel saluto è stato quindi interpretato, da chi lo ha ricevuto, come minaccia e intimidazione. Nel corso di diverse udienze i giudici hanno ascoltato le testimonianze dei protagonisti e dei testimoni della vicenda.

A febbraio 2019 è in programma la discussione con le richieste del pm, le arringhe difensive e la sentenza. La difesa sostiene che non è stato l’imputato a scrivere quel biglietto. Lui è molto dispiaciuto. Non riesce ad immaginare chi possa averlo messo nei guai. È evidente che chi ha pensato alla burla non credeva che la vicenda potesse finire in un’aula giudiziaria.

Paola Calvano (Il Centro)

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