L’Amministrazione comunale targata Menna-Lapenna-Forte non finisce di stupire e rilancia continuamente sparandone sempre di più grosse. In questo caso abbiamo appreso dagli organi di stampa l’intenzione del Sindaco di chiudere e dismettere il mattatoio comunale. Si tratta di un’operazione inopportuna e di cattivo gusto.
La nostra Città, centro e riferimento di un vasto comprensorio, infatti non può proseguire nell’operazione intrapresa di dismissione o di ridimensionamento di tutti i servizi. Chiudere il mattatoio sarebbe come chiudere il mercato ittico.
Con l’aggravante di infliggere un colpo mortale alla tradizione di allevamento di animali destinati al consumo umano, per favorire le merci che arrivano sul mercato da allevamenti esteri spesso di scadente qualità. La verità è che la chiusura del mattatoio priverebbe il territorio di un macello pubblico costringendo gli allevatori a percorrere centinaia di chilometri e quindi incentivando la macellazione abusiva ed incontrollata.
Vasto non è un piccolo paese di montagna che non può reggere il servizio.
Ma si dirà che tale servizio è passivo per le casse comunali.
Questa considerazione è pero quella di amministratori disinteressati che non considerano i benefici esterni attribuibili alla presenza del centro di macellazione sul territorio che riduce di molto la limitata redditività dell’impianto. Menna si tolga dalla testa di chiudere il mattatoio: si ingegni invece per farlo funzionare bene, affidando la gestione ai privati o, per esempio, introducendo l’uso innovativo della macellazione dei cinghiali abbattuti e presenti sul territorio.
Gli ricordiamo infatti che il maggior costo della gestione è dovuto ai due addetti che lavorano nell’opificio e che tale costo resterà anche in caso di eventuale chiusura a carico del bilancio comunale, il cui rendiconto può migliorare dedicando la dovuta attenzione ovvero facendo le indispensabili manutenzioni dei frigoriferi e delle aree esterne, con l’ausilio del prezioso servizio veterinario della Asl.
Se Menna volesse invece proseguire nella demolizione dei servizi comunali iniziata con il suo predecessore Lapenna, chiudendo tutto ciò che non riesce a gestire, allora potrebbe in maniera molto semplice chiudere l’intero Comune di Vasto restituendo ai cittadini la libertà di trovare degli amministratori in grado di fare meglio la loro attività.
Consigliere regionale dott. Mario Olivieri
Consigliere comunale “Il Nuovo Faro” Vasto ing. Edmondo Laudazi
