“Un autovelox lungo la statale 16 Adriatica? Vogliamo saperne di più per verificare e controllare la legittimità della postazione”. E’ di questo tenore l’istanza di accesso agli atti presentata in Comune da Antonio Turdò, presidente del Comitato Protrignina Abruzzo e Molise.
L’associazione che tutela gli automobilisti e da sempre contrario ai dispositivi di rilevazione della velocità, ha chiesto una serie di documenti quali l’autorizzazione dell’Anas per l’installazione e la posa in opera di autovelox remoto o fisso sulla SS16, il decreto del Prefetto di Chieti con cui si autorizza il dispositivo e la relativa elevazione dei verbali in contestazione differita, la certificazione sulla omologazione, la taratura e le caratteristiche tecniche dell’apparecchiatura e il rapporto tra il Comune e la ditta e se lo stesso si basa su una percentuale di incasso dei verbali o in misura fissa in rapporto al servizio reso.
“Vogliamo verificare e controllare la regolarità e legittimità della postazione in essere , dato che sotto l’aspetto etico e sociale siamo nettamente contrari ad un altro atto di macelleria sociale contro gli automobilisti già tartassati e spremuti come limoni”, spiega Turdò , mentre nessuno si preoccupa delle strade ridotte a mulattiere, del degrado logistico e di collegamento viario nel quale l’Abruzzo meridionale è confinato da anni grazie alle promesse mai mantenute dai politicanti della città e dell’intera regione Abruzzo”.
Anna Bontempo (Il Centro)
Mi sorprende che francesco risponda pure a simili sciocchezze, il sig Turdo’ha sempre fatto di tutto per mettersi in mostra ergendosi a paladino degli automobilisti, raccogliendo solo pessime figure, specie elettorali, se fosse per me metterei autovelox anche in via del porto, via ciccarone corso mazzini, via cardone , vastomarina, visto come sia centauri che automobilisti come sfrecciano x le vie incuranti dei pedoni. E se i soldi FANNO CASSA, benvengano per scopi sociali.
Invece di sprecare tempo sulla statale a difendere chi per passione crede di essere pilota di F1 si pensasse alle vittime delle auto