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“Feste patronali, spesi 4 euro al secondo”

“I festeggiamenti in onore di San Michele? Sono costati 15.540 euro l’ora, 240 euro al minuto e 4 euro al secondo”. Le minoranze consiliari tornano alla carica sulle feste patronali e si affidano alla matematica per dimostrare che per la loro organizzazione il Comune ha sostenuto una spesa eccessiva, invitando l’assessore al turismo, Carlo Della Penna a dimettersi.

L’amministrazione comunale ha speso 77.700 euro per una festa patronale durata solo cinque ore”, attaccano Vincenzo Suriani, Davide D’Alessandro, Alessandro D’Elisa, Guido Giangiacomo e Edmondo Laudazi,una festa spettrale nei primi tre giorni, che si è riempita solo nella sera di domenica 30 settembre, dall’inizio della processione alle 19 e fino alla fine dei fuochi di artificio alle 24. Sono 77.700 euro per sole 5 ore di festa: sono 15.540 euro l’ora, 240 euro al minuto, 4 euro al secondo. Per il resto il vuoto: nessun evento degno di nota negli altri giorni delle feste patronali, nessuna celebrazione, solo esibizioni raccattate di ex esponenti del Pd, residui estivi, sagre del lupino e della nocella, con le giostre in esilio e la navetta gratuita che si è rivelata un flop totale. In fin dei conti non è semplice spendere 15.540 euro l’ora, 240 euro al minuto, 4 euro al secondo”, rincarano la dose gli esponenti del centrodestra e dei movimenti civici, “ci sono riusciti il sindaco Menna e il giovane assessore Della Penna, coadiuvati dai loro uffici, che già questa estate avevano prodotto solo polemiche e calo delle presenze. Della Penna e Menna ci spiegheranno in consiglio comunale chi ha scelto questi artisti, chi ha gestito la fase di contrattazione a questi prezzi, quanti fornitori hanno contattato, quanti preventivi hanno chiesto, per organizzare tutto ciò. Ci spiegheranno anche, se non saranno troppo impegnati, chi ha firmato le determine dirigenziali da 77.700 euro lo scorso 26 settembre, visto che l’architetto Lino D’Annunzio, che risulta averle scritte, approvate e firmate, il 26 settembre era in ferie. Chi non è in grado di occuparsi di turismo deve dimettersi”, concludono i cinque consiglieri.

Anna Bontempo (Il Centro)

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