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“Pulchra in vendita? Il caso deve tornare in aula”

La convocazione di un consiglio comunale straordinario sulla vendita delle quote Pulchra. E’ quanto si accinge a chiedere l’opposizione dopo la pubblicazione dell’avviso pubblico per la manifestazione di interesse all’acquisto del pacchetto azionario di maggioranza detenuto dal Comune all’interno della società mista (pubblico-privata) che si occupa del servizio di igiene urbana e della raccolta differenziata.

Ad attirare l’attenzione dei consiglieri di minoranza sono sia il capitolato speciale, sia la nuova stima delle quote, diversa da quella iniziale effettuata dalla commercialista campana Adelina Di Pietro, la stessa professionista che ha coadiuvato gli uffici nella predisposizione degli atti relativi alla vendita. Il valore delle azioni è passato da 1.333.000 a 1.158.965 euro, con una riduzione di circa 200mila euro. Chi acquisterà le quote si aggiudicherà  un contratto quinquennale per lo spazzamento e la raccolta dei rifiuti tramite la corresponsione di un canone annuo massimo pari a 4.576.263 euro più Iva. La Sapi dell’imprenditore vastese Giovanni Petroro – partner privato della Pulchra con il 49% del pacchetto azionario, ha il diritto di prelazione.

“Ci sono diversi aspetti da approfondire”, attacca Edmondo Laudazi, capogruppo consiliare della lista civica Il Nuovo Faro, “innanzitutto chiederemo la nuova perizia relativa alla stima delle quote pubbliche detenute nella Pulchra, ma vogliamo vederci chiaro anche sul capitolato speciale visto che tra i servizi previsti nel nuovo contratto è sparito lo sfalcio dell’erba. L’avviso indetto dal Comune potrebbe essere finalizzato solo a far scattare i termini previsti dall’Agir (la nuova autorità regionale per i rifiuti, ndc) per arrivare ad una ulteriore proroga”.

Una cosa è certa: su questa partita i riflettori sono accesi da tempo. La decisione di vendere le quote pubbliche detenute nella Pulchra è stata presa dal consiglio comunale il 2 maggio scorso. In quella occasione l’assise civica approvava, con i soli voti della maggioranza di centrosinistra, un atto di indirizzo per la dismissione del pacchetto azionario e rinnovo del contratto relativo al servizio per la raccolta e lo spazzamento dei rifiuti per altri cinque anni con contestuale rideterminazione del canone.

Anna Bontempo (Il Centro)

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