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Rifiuti da fuori regione, i sindaci firmano l’esposto

Un esposto alla Procura affinchè indaghi sulla provenienza e sulla tipologia dei rifiuti conferiti nella terza vasca del Civeta, quella gestita da Cupello Ambiente. Sembrano determinati a rivolgersi alla magistratura i sindaci che hanno partecipato alla riunione indetta nel comune di San Salvo da Tiziana Magnacca per fare il punto della situazione.

A dire il vero non tutti gli amministratori hanno risposto all’invito. Mancavano all’appello i primi cittadini di Vasto, Scerni, e Pollutri (Francesco Menna, Alfonso Ottaviano e Antonio Di Pietro), erano invece presenti i sindaci di Monteodorisio, Saverio Di Giacomo e Villalfonsina, Mimmo Budano, mentre per i comuni di Cupello e di Casalbordino c’erano l’assessore Graziana Di Florio e il consigliere comunale Pierdomenico Tiberio. 

Oltre a manifestare perplessità sui due incendi scoppiati a giugno nella discarica di Cupello e sui quali già indaga la Procura, gli amministratori hanno sollevato forti dubbi sulla provenienza e sulla tipologia del materiale conferito nella terza vasca del Civeta, quella gestita dalla Cupello Ambiente, la società che fa capo all’imprenditore pugliese Rocco Bonassisa.

Il 57%  dei rifiuti proviene da fuori regione”, annotano i sindaci, “Marche, Campania, Lazio e Puglia. In questo modo la vita della vasca, che avrebbe dovuto avere una durata di 15 anni, si è notevolmente ridotta avviandosi all’esaurimento. La Regione Abruzzo, che per anni ci ha impedito di far entrare rifiuti di altri territori, ha invece autorizzato il privato a farlo. Qualcosa non quadra. Vogliamo che venga fatta chiarezza anche sulla tipologia del materiale conferito. Chi controlla?”.

A fianco dei sindaci si schiera Mauro Febbo, presidente della Commissione di vigilanza, la cui riunione convocata per ieri all’Aquila è stata rinviata a ottobre a causa della impossibilità del Commissario del Civeta, Franco Gerardini a partecipare alla seduta a cui erano stati invitati tutti i sindaci soci del Consorzio di Cupello.

Sollecitato da diversi sindaci del Vastese ho ritenuto opportuno convocare sia il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale, Mario  Mazzocca sia Gerardini alla presenza dei soci del Civeta al fine di capire come uscire dalle problematiche che vive da tempo il Consorzio soprattutto alla luce dell’istituzione dell’Agir”, spiega Febbo, “ I sindaci di Vasto, San Salvo, Cupello,  Casalbordino, Scerni, Pollutri e Villafonsina vivono una situazione assurda e paradossale poiché, nonostante siano proprietari dell’impianto, sono stati espropriati del loro diritto di partecipare alle scelte politiche dell’ente. Questo è il frutto delle scellerate politiche messe in atto dal governo regionale di Luciano D’Alfonso e quindi dell’ennesimo Commissario nei confronti di un territorio importante e strategico qual è il Vastese”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

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