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Ora è caccia ai tre banditi della farmacia rapinata

Un’azione tanto rapida quanto studiata. E’ caccia ai tre rapinatori che lunedi sera hanno portato via in 5 minuti 300 euro dalla farmacia Di Nardo-Labrozzi in corso Garibaldi a San Salvo. I tre sembrava stessero recitando un copione interpretato molte altre volte. Indossavano cappucci e guanti per non essere identificati e non lasciare impronte , ma paradossalmente proprio quei guanti potrebbero aiutare gli investigatori a identificarli.

I testimoni parlano di tre uomini alti e robusti con accento spiccatamente meridionale. Dopo il colpo sono scappati a piedi. Sembrava sapessero perfettamente quale fosse la via di fuga più rapida. Potrebbero essere fuggiti in direzione sud, dopo aver imboccato la strada che porta alla zona industriale di Piana Sant’Angelo ma anche essere rimasti a poche centinaia di metri dalla farmacia rapinata. Magari all’interno di qualche garage. Non sarebbe la prima volta che accade. In un garage di San Salvo fu ritrovato un deposito di armi e sempre in un garage sansalvese venne recuperato parte del bottino della rapina al portavalori della società Aquila sulla A14.

Smentita dai carabinieri la fuga in auto. “Stando alle testimonianze i tre sono scappati a piedi senza togliersi nè i cappucci nè i guanti”, dice il maggiore Amedeo Consales. Gli investigatori per il momento non si sbilanciano nè confermano che possano esserci legami con le precedenti rapine messe a segno in paese e nel territorio.

Solo i filmati della videosorveglianza potrebbero aiutare i carabinieri. I militari stanno passando al setaccio tutto il territorio comunale, compresi i manufatti abbandonati nella zona industriale. Le ricerche sono state estese ai colleghi delle stazioni del territorio. Anche la polizia autostradale era stata allertata ma pare che i tre non abbiano imboccato la A14. Tutto lascia pensare che potrebbero essere ancora in paese.

Non è escluso che gli investigatori decidano di controllare se fra i rifiuti o gli oggetti gettati nelle ultime ore vi siano i guanti o i copricapo indossati dai tre. Insomma la caccia è aperta e anche le altre forze dell’ordine collaborano con i carabinieri. Gli investigatori insistono nel rinnovare l’invito anche ai cittadini a collaborare.

“Chiunque ritenesse di avere notato qualche particolare che potrebbe rivelarsi utile all’identificazione anche di un solo rapinatore è invitato a chiamare il 112. La tutela della privacy è massima”, ripetono le forze dell’ordine.

Paola Calvano (Il Centro)

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