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Si lanciò dal balcone, muore dopo un mese

Dopo un mese di cure ospedaliere A.D.B., 38 anni di Taranto,l’uomo che il 27 luglio scorso sorpreso a rubare nei locali della biblioteca aveva tentato la fuga saltando dal balcone , è morto. Inutili le cure dei medici dell’ospedale Renzetti di Lanciano dove era stato trasferito dall’ospedale Spirito Santo di Pescara. La Procura di Vasto, che sulla vicenda ha aperto un fascicolo, ha disposto l’autopsia sulla salma. La perizia è stata affidata al medico legale Pietro Falco. L’esame autoptico sarà fatto questa mattina a Chieti. Un epilogo che lascia tutti sgomenti. A.D. B., 38 anni, residenti da molto tempo a Casalbordino , il 27 luglio si è lanciato dal primo piano del palazzo Magnarapa, dove hanno sede la Scuola Nuova Arcadia e la biblioteca comunale. L’intenzione era quella di rubare un televisore e un computer. E c’era quasi riuscito, ma poi sono arrivati i carabinieri. Per sfuggire alla cattura l’uomo ha provato a calarsi dal balcone e a saltare. La caduta è stata drammatica. Il trentottenne ha battuto la testa e si è procurato diverse fratture. Portato in elisoccorso dal 118 all’ospedale di Pescara dopo le prime cure prestate al San Pio di Vasto, sembrava stesse meglio. Da Pescara è stato quindi trasferito a Lanciano. La settimana scorsa è peggiorato nuovamente e il suo cuore ha ceduto definitivamente . Un finale che aggiunge amarezza anche in Comune. Casalbordino aveva accolto A.D.B. con grande generosità e, insieme alla Caritas, lo aveva anche aiutato per diverso tempo. Dopo il furto con scasso e la drammatica fuga del pugliese il sindaco Filippo Marinucci non era riuscito a nascondere la sua delusione . ” E’ assurdo perdere la vita per un televisore e un computer”, ripetono in paese. Stando alla ricostruzione dei carabinieri di Casalbordino, l’uomo per giorni aveva studiato i locali, l’ubicazione e gli orari in cui il palazzo in piazza Garibaldi era chiuso al pubblico. La notte fra il 26 e 27 luglio ha aspettato che il paese si addormentasse ed è entrato in azione. Dopo aver forzato l’ingresso, è entrato nella struttura. Non erano certo i libri ad interessarlo. Dopo aver aperto i cassetti alla ricerca di denaro contante, aveva deciso di prendere gli oggetti di valore presenti, ovvero il televisore e un computer. La sua presenza nella biblioteca non era, però, sfuggita ai carabinieri. Quando ha sentito arrivare i militari, il pugliese ha cercato la via di fuga più rapida. La biblioteca è al primo piano della Scuola Nuova Arcadia. A.D.S. ha pensato che un salto dal balcone non sarebbe stato pericoloso. E, senza pensarci troppo, si è lanciato nel vuoto. Una decisione assurda e che ha avuto un esito tragico. Ora tocca al medico legale chiarire le cause della morte.

Paola Calvano (il centro)

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