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“Vasto è il crocevia dello spaccio per la droga”

La via della droga continua ad essere l’asse che collega la Puglia a Pescara attraversando il Molise. “Vasto è il crocevia dello spaccio”.

A ribadirlo è stata il sostituto procuratore della Repubblica Gabriella De Lucia nel raccontare come è nata l’operazione dei carabinieri “Drugstore”, ennesima maxi operazione anti droga. Da Vasto si raggiungono i fornitori. Viaggi continui , e qualche volta con imprevisti, come il furto del borsello contenente 1.750 euro per pagare la cocaina subito dal corriere nel carcere di Chieti.

La Procura da anni ha intensificato i controlli cercando di contenere il fenomeno al quale sono collegati moltissimi reati commessi in città e nel circondario. Le indagini, particolarmente lunghe e complesse, sono state supportate da rilevazioni tecniche e intercettazioni ambientali. Oltre alle intercettazioni telefoniche, si sono rivelati preziosi ai fini investigativi i contatti che gli indagati hanno avuto fra loro.

” Il numero delle persone coinvolte”, ha detto Gabriella De Lucia ” e la quantità di droga e denaro sequestrati danno la misura del preoccupante livello di criminalità raggiunto nell’area vastese”. Quello che raccontano le intercettazioni è inequivocabile.

” Le modalità con cui agivano gli accusati”, scrive il gip Fabrizio Pasquale “denotano una evidente professionalità ed esperienza e anche una vera e propria organizzazione allo spaccio. Le tre residenze rom di via Istonia e via Luci a Vasto ,via Pertini a San Salvo erano diventate un punto di riferimento per gli acquirenti e chi vi operava aveva stabili e saldi contatti con il mondo degli spacciatori. Considerando che nessuno degli indagati risulta avere una attività lavorativa e quindi introiti, è verosimile che traggano i mezzi necessari dallo spaccio”, afferma il magistrato.

Gli investigatori hanno scoperto anche un efficiente rapporto di collaborazione fra i tre nuclei rom che si fingevano rivali e invece avevano formato una sorta di cartello dello spaccio dell’area vastese. Intanto ieri è stato convalidato l’arresto in flagranza di reato per Carmine Di Rocco, il rom trovato in possesso di droga durante il blitz di giovedi mattina. Già destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare, l’uomo difeso dall’avvocato Raffaele Giacomucci, ha subito un secondo arresto convalidato dal gip Italo Radoccia. I carabinieri hanno trovato in un borsello dell’uomo 20 dosi di eroina e 5 di cocaina già divise più 4mila euro in contanti in camera da letto. L’indagine ancora non è conclusa e il numero degli arrestati potrebbe aumentare .

Le persone finite in carcere saranno ascoltate in parte lunedì,in parte martedi. Quasi tutti gli indagati saranno assistiti dagli avvocati Raffaele Giacomucci e Giovanni Cerella. Le donne verranno interrogate a Chieti, gli altri arrestati a Vasto e Teramo.

Paola Calvano (il centro)

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