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Acqua a singhiozzo, a Vasto torna la grande sete

Torna l’acqua dopo 4 giorni nel quartiere Incoronata, e sparisce in via San Sisto e nella zona nord di corso Mazzini. La coperta è troppo corta. L’acqua non basta più. La popolazione è triplicata e la risorsa idrica a disposizione è assolutamente insufficiente. Da giorni centinaia di famiglie sono alle prese con infiniti disagi.

Con l’arrivo dei turisti, a Vasto torna l’incubo della grande sete. Il centralino del Comune è andato in tilt. Il sindaco Francesco Menna ha risposto personalmente a molti cittadini “Ho interpellato la Sasi”, spiega Francesco Menna.” Ho pregato la società di trovare il modo di distribuire equamente la poca risorsa disponibile attualmente informando meglio i cittadini sull’interruzione del servizio, così da permettere alle famiglie di fare scorte . Purtroppo la situazione non migliorerà fino a quando non saranno eseguite le opere necessarie per risolvere completamente e definitivamente il problema della captazione e distribuzione idrica. Servono interventi per 50 milioni di euro per rifare ex novo l’intera rete del Vastese che ormai perde il 50% dell’acqua. La rete è vetusta ed ha una serie infinita di falle che comportano ingenti perdite”, aggiunge il sindaco.

I cittadini reclamano tuttavia interventi urgenti per riuscire a tamponare la situazione. “ Siamo stanchi di sentire annunci sulle grandi opere in arrivo. Ogni anno è peggio. Lavarci è un nostro diritto“, protestano i residenti del quartiere Croci.” Sappiamo benissimo che la colpa non è di chi adesso è al timone della Sasi, ma di chi per decenni ha trascurato il problema. Ora è arrivato il momento di risolvere la situazione”, protestano i cittadini.

La Sasi è impegnata a trovare soluzioni tampone, ma non bastano più. Sospendere il servizio durante le ore notturne non è sufficiente. Nel quartiere Incoronata come detto l’acqua è tornata ma non basta per far passare il malumore. La mancanza di acqua rischia di scatenare anche una guerra fratricida. Più di una famiglia ha il sospetto che la Sasi riduca l’acqua alle famiglie per destinarla alle strutture turistiche.

Non stanno meglio i comuni dell’interno. Intere contrade di Pollutri rimangono spesso a secco. Gissi, Monteodorisio, Furci, San Buono convivono ormai con l’emergenza. San Salvo sta meglio perché ha investito sulle reti. “I sindaci del Vastese devono unirsi”, ha suggerito il sindaco di Casalbordino Filippo Marinucci e pretendere insieme alla Sasi investimenti immediati dallo Stato per porre rimedio ad un problema che non può più essere rinviato. La situazione non è più sostenibile. Inutili le riparazioni quando le condotte non tengono più”.

Paola Calvano (Il Centro)

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