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I sindaci alla Sasi: “Ora basta soluzioni tampone”

 Rubinetti asciutti già dal mattino. A Vasto accade nei quartieri alti della città. Nel Vastese interno è anche peggio. Paesi lasciati per diversi giorni senz’acqua. Camping e strutture turistiche in difficoltà. Sindaci furiosi e in imbarazzo.
“Basta con la storia delle riparazioni. Non regge più”, è sbottato ieri il sindaco di Pollutri, Antonio Di Pietro.Non ho avuto neppure l’onore di ricevere un autobotte”, afferma amaramente Di Pietro deciso a rivolgersi al prefetto di Chieti.
La Sasi è impegnata a trovare soluzioni tampone, ma non bastano più. Sospendere il servizio durante le ore notturne non è sufficiente. A Casalbordino l’acqua è tornata ma non basta per far passare il malumore. La mancanza di acqua rischia di scatenare anche una guerra fratricida.
Più di una famiglia a Pollutri ha il sospetto che la Sasi riduca l’acqua in paese per portarla sulla riviera di Casalbordino. Ieri nonostante dalla Sasi non fossero arrivate notizie di condotte rotte, intere contrade di Pollutri sono rimaste a secco.
“Perchè?”, chiede il paese. Gissi, Monteodorisio, Furci, San Buono convivono ormai con l’emergenza.
A Vasto la situazione più difficile la vivono i quartieri alti della città. E da qualche giorno si aggiunge anche la zona a nord di Vasto a partire da via San Sisto. Tutta colpa delle reti colabrodo fatte negli anni cinquanta e mai più rinnovate. In sessanta anni a Vasto non ci sono stati più investimenti .
San Salvo sta meglio perché ha investito sulle reti. La Sasi ha approvato un progetto per tamponare l’emergenza idrica con la riparazione delle reti esistenti, la realizzazione di tratti nuovi, il recupero dell’acqua dai consorzi industriali del Vastese che utilizzano acqua potabile nelle aziende e un piano di investimenti.
“E’ un piano che per essere attuato ha bisogno di 20 anni”, dice il sindaco di Casalbordino , Filippo Marinucci. “I sindaci del Vastese devono unirsi e pretendere insieme alla Sasi investimenti immediati dallo Stato per porre rimedio ad un problema che non può più essere rinviato. La situazione non è più sostenibile. Inutili le riparazioni quando le condotte non tengono più”.
D’accordo con Marinucci sono i sindaci di Gissi e Monteodorisio, Agostino Chieffo e Saverio Di Giacomo. A Vasto la Sasi aveva annunciato la captazione dell’acqua proveniente dalle sorgenti sotterranee, di cui la citta è ricca. “ Quanto dobbiamo aspettare ancora?“,chiedono i residenti e i commercianti del quartiere Croci.
Paola Calvano (Il Centro)
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