Un enorme striscione giallo con la scritta “No Trivelle” e con i simboli di Legambiente è stato issato dai numerosi bagnanti che hanno partecipato ieri al flash mob sulla spiaggetta di Punta Penna, nella riserva naturale di Punta Aderci. E’ stata l’occasione per ribadire la netta contrarietà alle trivellazioni in mare, ma anche per ricordare alcuni progetti che incombono sull’area protetta, tra cui un impianto per la produzione di leganti idraulici (cemento).
Alla manifestazioni erano presenti anche una parte dell’equipaggio di Goletta Verde, ferma due giorni al porto di Vasto, Giuseppe Di Marco presidente di Legambiente Abruzzo, Luciano Di Tizio, responsabile per l’Abruzzo del Wwf, Fernando Di Fabrizio della Cogecstre, la cooperativa di Penne che ha in gestione l’oasi costiera e l’assessore alle politiche ambientali del comune di Vasto, Paola Cianci.
Quest’ultima ha sottolineato il ruolo di protagonista che la città ha da sempre nella lotta contro la petrolizzazione e a favore della istituzione del Parco della costa teatina. Il tema della plastica monouso è stato invece al centro dell’iniziativa “Usaegettanograzie” che si è tenuta nel pomeriggio nella riserva “Marina di Vasto” che coincide con un sito di interesse comunitario caratterizzato dalla presenza di rarissime dune.
Goletta verde che da anni denuncia l’inquinamento del mare e dei fiumi, la cementificazione della costa e l’insufficiente funzionamento dei depuratori, è arrivata lunedì al porto di Punta Penna. Ed è proprio a bordo della storica imbarcazione che è stato lanciato il marchio “Turismo attivo sostenibile”.
L’iniziativa finalizzata ad accrescere il valore aggiunto e la conseguente maggior competitività di servizi e proposte turistiche green, è stata presentata da Di Marco, Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente, alla presenza del sindaco Francesco Menna, del presidente della Provincia, Mario Pupillo e del vice presidente della Regione, Giovanni Lolli.
“Oggi riconsegniamo alla regione Abruzzo una prima proposta del lavoro, frutto di una grande concertazione dal basso realizzata sui territori, volta a favorire l’innovazione ambientale del settore turistico”, commenta Di Marco, “contribuendo a promuovere strategie di turismo attivo sostenibile e responsabile, oltre che incentivare i percorsi di formazione. Il tutto per promuovere e sviluppare una nuova consapevolezza dei vantaggi derivanti da questi turismi, in piena coerenza con i principi e le direttive del recente Piano strategico Turistico regionale”.
Anna Bontempo (Il Centro)