Modifiche nella ripartizione dei compensi professionali ai legali e nuove modalità per la costituzione in giudizio dell’ente. Sono le principali novità previste nella bozza di regolamento sul funzionamento dell’avvocatura comunale proposta dal capogruppo della lista civica “Il Nuovo Faro”, Edmondo Laudazi. L’argomento, sotto forma di mozione, è uno dei punti all’ordine del giorno del consiglio comunale in programma ieri, ma slittato alle 9 di oggi in seduta di seconda convocazione.
“Non voglio aprire alcun fronte con l’avvocatura comunale”, attacca Laudazi, “la mia è solo una proposta che tiene conto di analoghi regolamentazioni in uso in altri comuni e che nasce dall’esigenza di aggiornare il regolamento attualmente in vigore che risale a 15 anni fa, dotando l’ente di uno strumento che, se applicato, consentirebbe un risparmio di circa 100mila euro. La bozza da me presentata, nell’ottica di stimolo e di impulso dell’attività amministrativa, è emendabile e migliorabile. E’ una base per una discussione veloce”.
Composto da 24 articoli il regolamento proposto dall’esponente dell’opposizione consiliare prevede una diversa ripartizione dei compensi professionali previsti per i legali dell’ente e introduce novità per la costituzione in giudizio del Comune che dovrà essere preceduta, secondo il nuovo disciplinare, da una delibera di giunta “su proposta formalizzata del dirigente dell’avvocatura, sentito il responsabile della struttura interessata alla costituzione, con riferimento agli atti, provvedimenti o azioni di propria competenza”.
Sarà compito dell’avvocatura “dare impulso a procedimenti penali attraverso la proposizione di denunce, querele ed esposti , partecipare ai relativi procedimenti ed eventualmente costituirsi parte civile nei processi che ne scaturiranno”. Viene ribadita l’autonomia e l’indipendenza dell’avvocatura, alla quale possono richiedere pareri limitati a “problematiche di elevata complessità giuridica”, il sindaco, il segretario e i dirigenti.
Anna Bontempo (Il Centro)
