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L’economia verde sceglie il Porto di Punta Penna

Lo scalo portuale di Punta Penna è stato scelto come scalo di riferimento per la “green economy” internazionale. Grazie alle innovazione apportate nel bacino e ad un accordo siglato dall’agenzia Galli di Manfredonia e l’agenzia marittima di Vasto , a Punta Penna aumenteranno arrivi e partenza di mercantili carichi di materiali per le attività economiche ambientali proveniente da tutto il globo.

Ieri mattina ha attraccato alla banchina istoniense la nave Celine, un mercantile della General Cargo Ship lungo 90 metri carica di pale eoliche per l’Alto Vastese. Il mercantile, che naviga attualmente sotto la bandiera della Liberia, è arrivato dalla Spagna. L’equipaggio ha scaricato centinaia di pali per l’energia eolica destinata all’Alto Vastese.

Anche al passante più distratto ormai non sfugge il ritrovato dinamismo del bacino portuale. Punta Penna ha ripreso a lavorare con grandi ritmi. Se, come confermato dal comandante dell’Ufficio circondariale marittimo Cosimo Rotolo la scorsa settimana, il 2017 è stato un anno record per il porto di Vasto con un movimento merci di 580.000 tonnellate, il 2018 promette ancora meglio. L’arrivo della ferrovia e l’imminente dragaggio dei fondali sono altri due tasselli che contribuiranno allo sviluppo del porto contestualmente al rilancio economico della città.

Nel progetto delle connessioni marittime verso Spagna e Croazia attraverso il “ponte di terra” che collegherà le regioni Abruzzo e Lazio per incrementare i traffici commerciali e turistici, Punta Penna avrà un ruolo di tutto rispetto. La vivacità del porto ha indotto l’autorità marittima e la Regione a potenziare l’attività di vigilanza e controllo. Tutta l’attività portuale è costantemente monitorata con il servizio di videosorveglianza. L’accensione delle telecamere rientra nel progetto di rilancio.

La movimentazione crescente dello scalo ha fatto assumere al porto di Vasto un ruolo essenziale del sistema logistico di trasporto. Punta Penna consente collegamenti fra le rotte marittime e terrestri del commercio internazionale. L’area sarà per questo tenuta costantemente sotto la lente d’ingrandimento per evitare e scoraggiare qualsiasi problema . Accendere le telecamere 24 ore su 24 in tutta l’area portuale è stato un passaggio obbligato per un scalo che è divenuto, grazie al trasporto dei container con le navi feeder, un punto di riferimento per molti Paesi asiatici (sono in aumento i servizi per i principali porti dell’Estremo Oriente) e Nord africani. Per Punta Penna si apre una nuova stagione. Al momento resta di soddisfare solo un altro desiderio: il turismo religioso via mare. Gli operatori sono certi che potrebbe aiutare il territorio a risollevarsi anche dalla crisi turistica.

Paola Calvano (Il Centro)

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