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Vicenda Pilkington, il caso approda in Regione

La vertenza Pilkington approda in Consiglio regionale. La settimana scorsa i dirigenti del colosso vetrario hanno confermato 120 esuberi. A luglio con la scadenza della solidarietà arriveranno le lettere di licenziamento. A settembre, poi, fine degli ammortizzatori sociali.

Il futuro della Pilkington di San Salvo continua a preoccupare anche se grazie all’annuncio di nuovi importanti investimenti , il colosso industriale del Vastese dovrebbe superare la fase di stagnazione degli ordinativi ed evitare 600 esuberi per il prossimo triennio.

Il consigliere regionale del M5S, Pietro Smargiassi, come ha annunciato qualche giorno fa , ha presentato alla Regione una interrogazione per sollecitare interventi da parte del governo regionale. Oggi l’argomento sarà discusso in aula.

La preoccupazione di tante famiglie, anche di dipendenti dell’indotto Pilkington, ha trovato sostegno fra gli amministratori comunali di San Salvo. Il sindaco Tiziana Magnacca ha assunto diverse iniziative per scuotere la politica e appoggiare l’attività sindacale. I sindacati nel corso delle assemblee tenute giovedi e venerdi hanno illustrato ai lavoratori il piano industriale da 30 milioni di euro presentato dal presidente Graziano Marcovecchio. Venti milioni serviranno a sostituire gli impianti obsoleti con altri tecnologici , altri dieci milioni sono destinati alle attrezzature. Il piano dovrebbe evitare i 600 esuberi previsti per il 2021.

Restano da gestire gli attuali esuberi. Ed è quello che cerca di fare anche il consigliere regionale Pietro Smargiassi. I lavoratori da parte loro sono pronti a fare nuovi sacrifici. L’appoggio politico è tuttavia indispensabile .

“Dalla politica“, dicono Emilio Di Cola( Cgil), Franco Zerra( Cisl) e Arnaldo Schioppa( Uil), ci aspettiamo il riconoscimento del lavoro nei forni come “usurante” e un anno di deroga degli ammortizzatori sociali come promesso pubblicamente nell’aula del Comune di San Salvo da Giovanni Lolli per le aziende intenzionate ad investire”.

La Pilkington è il cuore pulsante economico e produttivo del territorio. Va difesa con tutte le forze. Oltre a promuovere iniziative per Pilkington, occorre ridefinire, rilanciare ed ammodernare l’intero sistema produttivo locale.

La politica, i politici, chi ricopre cariche e ruoli istituzionali a livello locale e nazionale“, affermano i rappresentanti del gruppo politico Liberi e uguali, “non possono cavarsela con gli annunci. E’ necessario l’impegno nel governo per il cambiamento dei processi reali in atto. Invitiamo tutte le forze politiche e le amministrazioni locali a passare dall’impegno formale a quello sostanziale”.

Paola Calvano (Il Centro)

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