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La zona di Punta Aderci inquinata per 4 giorni

E’ durato quattro giorni il divieto di balneazione nella zona antistante il Fosso della Paurosa, un torrentello che attraversa la riserva naturale di Punta Aderci. L’ordinanza firmata dal sindaco Francesco Menna, sulla scorta delle analisi effettuate dall’Arta (Agenzia regionale per l’ambiente), è stata emessa il 17 maggio e revocata nella giornata di lunedì 21 maggio, quando i successivi prelievi hanno accertato valori conformi alle leggi.

E’ tutt’ora in vigore, invece, il divieto di balneazione a sud del fiume Sinello, che si riconferma uno dei punti più inquinati della costa vastese. Allarme rientrato, quindi, per il Fosso della Paurosa dove i primi risultati analitici microbiologici avevano evidenziato valori non conformi di escherichia coli ed enterococchi, anche se resta la preoccupazione per lo stato di salute di quel pezzo di costa.

Non è la prima volta che nel tratto di mare antistante la spiaggia ciottolosa di Mottagrossa compare un divieto di balneazione. E’ già successo in passato e in quel caso non è stato difficile risalire alla causa, cioè al non ottimale funzionamento del depuratore del carcere di Torre Sinello.

Ho sollecitato più volte l’amministrazione penitenziaria a procedere all’adeguamento dell’impianto”, spiega il sindaco Menna, “so che qualcosa è stato fatto, ma forse non è sufficiente alla luce della recente ordinanza da me firmata. Farò quanto in mio potere per evitare che una non adeguata depurazione vanifichi gli sforzi tesi alla valorizzazione della riserva naturale di Punta Aderci”.

Nel frattempo continua la polemica sulla bandiera blu che, anche quest’anno, la Fee ha assegnato solo alle località di Punta Penna e Vignola, escludendo Vasto Marina. Peppino Tagliente (Lega), non ci sta e, in una lettera inviata al primo cittadino, torna ad avanzare seri dubbi.
Non sono abituato a lasciar correre quando si tratta di salvaguardare l’immagine e l’economia della città e torno quindi sull’argomento”, attacca l’ex sindaco, “ ritengo che questo riconoscimento della Fee (Foundation for Environmental Education) sia quanto mai ingiustificato e palesemente privo di fondamento nei termini in cui è stato motivato. La bandiera blù è stata assegnata limitatamente a Punta Penna e Vignola, indicate come zone di interesse naturale. Mi chiedo: perchè non si è tenuto anche conto che sull’arenile della Marina insiste da anni una zona di pregio ambientale ufficialmente riconosciuta come Sic (sito d’interesse comunitario)? Perchè la Marina di Vasto è stata esclusa pur essendo dotata di servizi di accoglienza, igienici, di depurazione delle acque, di smaltimento rifiuti e raccolta differenziata, di sicurezza, di parcheggio d’auto che le zone individuate dalla Fee, ancorché amene sotto il profilo paesaggistico, invece non hanno?”.

Anna Bontempo (Il Centro)

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