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Premiosansalvo, incontro con lo scrittore Gesuino Némus

Domani 4 maggio 2018 sarà a San Salvo Gesuino Némus, lo scrittore di origine sarda affermatosi con “La teologia del cinghiale” (Ed. Elliot, 2015), romanzo vincitore del Premio Campiello opera prima, del Premio Selezione Bancarella e del Premio John Fante nel 2016. Ospite per la seconda volta del Premiosansalvo – alle ore 18.00 nei locali del Bar Caffetteria Parimà, in viale De Gasperi 25 – Némus sarà intervistato da Silvia Daniele sul suo percorso di scrittore nonché di autore con altre due opere narrative pubblicate, i thriller “I bambini sardi non piangono mai” e “Ora Pro Loco” (2016 e 2017). Annamargareth Ciccotosto, Marianna Della Penna, Claudia Gattella e Miriam Salladini leggeranno brani delle opere citate.

“E’ una buona e sana iniziativa quella messa in campo dal Premiosansavo – afferma il sindaco Tiziana Magnaccadi rinvitare i vincitori delle passate edizioni per far presentare i nuovi libri pubblicati. Un modo per seguire il loro percorso letterario In questo caso è molto gradito il ritorno di Némus che in questi anni si è fatto apprezzare aggiudicandosi importanti riconoscimenti”.

Némus, in realtà Matteo Locci, è un autore originale ma che si è fatto molto attendere, in quanto la gestazione de “La teologia del cinghiale” è durata quasi una vita. Frutto di un’intensa attività di letture, questa è stata subito riconosciuta, dai lettori e dalla critica, come un’opera di spessore per i temi (“la verità che solo i pazzi hanno il coraggio di dichiarare”) e per lo stile. Un’opera che si situa tra romanzo di formazione e giallo esistenziale, i cui personaggi (un prete, don Cossu, due ragazzi: Matteo e Gesuino) si muovono – nel secondo Novecento –  in un ambiente rude e selvatico per quanto contemporaneo dove c’è ancora “un’accettazione profonda” nei confronti della morte.

Il secondo romanzo, definito “più sciolto ed estroso” rispetto al primo, affronta il tema dell’indipendentismo sardo sul finire degli anni ’60 del Novecento con uno stile innovativo fatto di “variazioni di font, salti temporali e piani diversi nei quali si dipana la storia”; una scrittura ancora “difficilmente inquadrabile in uno stile letterario conosciuto” ma che attinge senza dubbio alle esperienze di grandi autori classici quali Bulgakov, Canetti, Manzoni . Il terzo, “Ora Pro Loco”, sullo spopolamento dell’area sud-orientale dell’Ogliastra, sviluppa una trama con delle morti strane, “accidentali” ed ha gli ingredienti del giallo di qualità sebbene Némus non sia e non si definisca un giallista bensì un autore “di natura gitana” attento alla narrazione, che “pensa e scrive in sardo” e che ritiene la lettura terapeutica e la letteratura capace di rendere senz’altro gli uomini più umani.

“L’invito, rivolto a tutti, è dunque di partecipare ad un evento che sicuramente creerà un giusto clima sia per la conoscenza dell’autore che per il confronto sui temi e la scrittura proposti” dice l’assessore alla Cultura Maria Travaglini.

Il Premiosansalvo è promosso ed organizzato dal Comune di San Salvo e dal Lions Club di San Salvo.

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