Un incontro informativo e una breve visita alla riserva “Marina di Vasto”. Dopo la campagna di sensibilizzazione lanciata dal Wwf e dal Gruppo Fratino di Vasto, inizia la formazione sul campo per i volontari che hanno deciso di dedicare anche poche ore del loro tempo libero alla tutela del piccolo trampoliere diventato il simbolo della biodiversità abruzzese e uno dei parametri per l’assegnazione della bandiera blu. L’appuntamento è per il 5 maggio, in via Grecale a Vasto Marina, dove esperti qualificati daranno indicazioni ed istruzioni per tutelare, censire e segnalare la presenza del fratino che, a dire il vero, quest’anno si fa desiderare lungo la costa vastese dove finora non è stato intercettato neanche un nido.
In attesa i volontari del Gruppo Fratino di Vasto hanno realizzato una recinzione a San Salvo Marina, nel tratto di litorale compreso tra due stabilimenti balneari (Il Cocorito e il Mirage), luogo dove il fratino ama deporre le uova.
“Abbiamo trovato da parte dell’amministrazione comunale di San Salvo una grande collaborazione”, spiega il coordinatore, Stefano Taglioli, “siamo riusciti a montare la recinzione in poco tempo e senza incorrere nella solita burocrazia”.
Nel frattempo il Wwf ha diffuso alcuni suggerimenti per i comuni costieri alle prese con gli interventi di ripulitura degli arenili.
“Prima di procedere alla pulizia meccanica della spiaggia è bene verificare dove solitamente nidifica il fratino con i volontari che da anni operano nell’ambito del progetto Salvafratino e che hanno svolto i monitoraggi sulla presenza di tale specie lungo la costa abruzzese”, è l’invito rivolto da Fabrizia Arduini, presidente dell’associazione, che raccomanda di effettuare gli interventi al massimo entro la prima metà del mese di marzo. Successivamente a tale data il fratino inizia a nidificare per cui è bene consultare il Wwf o altri gruppi di volontari che studiano la specie per conoscere le aree interessate dalla nidificazione nel territorio di competenza.
Anna Bontempo (Il Centro)