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Luce troppo cara: lite Comune-Enel

Il prezzo lievita di anno in anno in virtù di una clausola contrattuale? Il Comune contesta le fatture e chiede al Tribunale di accertare se l’ente ha diritto alla restituzione delle somme pagate in più. La giunta comunale ha deciso di fare causa a Enel Sole che gestisce l’impianto di pubblica illuminazione della città, in virtù di un contratto stipulato nel 2004 durante l’amministrazione di centrodestra.

Nel mirino dell’avvocatura comunale,  sollecitata dal sindaco Francesco Menna, è finita una clausola contrattuale, quella relativa alla rivalutazione economica, grazie alla quale l’importo iniziale dell’appalto ha subito un progressivo incremento, arrivando alla somma attuale di 1,2 milioni di euro.

“Appena mi sono insediato ho chiesto all’ufficio legale di verificare la congruità di alcune clausole contrattuali, soprattutto quella relativa alla rivalutazione economica”, spiega il sindaco, “abbiamo quindi impugnato le fatture relative all’ultimo anno  e chiesto al Tribunale di valutare se la clausola è vessatoria e se ci sono delle somme da restituire all’ente, che rispetto ad altri comuni delle stesse dimensioni, paga circa il doppio per la manutenzione della pubblica illuminazione. So che il mio predecessore (Luciano Lapenna, ndc) si è spesso consultato con l’avvocatura comunale per verificare la possibilità di recedere dal contratto, ma gli è stato sconsigliato perché la revoca sarebbe troppo onerosa per il Comune”, aggiunge Menna.

Il contratto con Enel Sole ha una durata ventennale, scadrà quindi nel 2024. E’ stato stipulato durante l’amministrazione di centrodestra dell’ex sindaco Filippo Pietrocola che annoverava in  giunta Guido Giangiacomo, attuale capogruppo consiliare di Forza Italia.“E’ alquanto singolare che il Comune si accorga ora, a distanza di 14 anni, dell’esistenza di una clausola di rivalutazione economica”, ribatte l’ex assessore, “Enel Sole ha partecipato ad un bando di gara europeo e lo ha vinto, non ha ottenuto l’appalto con un affidamento diretto. Prima che la società subentrasse nella gestione della pubblica illuminazione avevamo impianti fatiscenti che alla prima pioggia andavano in tilt. Grazie a quel contratto è stata messa a norma tutta la rete, sono stati sostituiti i corpi illuminanti ed estesi i punti luce. L’importo contrattuale è lievitato? Forse qualcuno dimentica che 20 anni fa i Led non esistevano. E’ troppo facile parlare ora”, conclude Giangiacomo.

Anna Bontempo (Il Centro)    

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1 Comment

  1. Katia Giuressi

    Penso che il comune abbia torto in questo caso, prima di tutto sono degli incompetenti se non si sono accorti di questa clausola in dodici anni, e poi adesso con i Led la nostra bella città è più luminosa ed ecologica!
    Penso che il Led sia il futuro ho letto articoli come questo recentemente :http://www.italianlightstore.com/blog/2016/09/scegliere-la-lampadina/ , ma devo ancora decidermi su come risistemare le lampade delle mia casa, voi avetre consigli?

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