Marzo 2018 sarà ricordato in Italia , ma anche a Vasto , per la ordalia prodotta dalla inarrestabile protesta popolare che ha demolito il vecchio , inefficiente ed autoreferenziale sistema dei partiti tradizionali, soprattutto di centrosinistra .
Lo scenario e le risultanze elettorali che hanno confermato – dopo due anni di mandato – la sostanziale e totale sfiducia dei cittadini nei confronti della attività amministrativa della Giunta Comunale a guida Menna-Lapenna-Forte avrebbero reso necessario l’avvio di una profonda riflessione e di un dibattito teso a riconsiderare la decadente sistuazione economico sociale della città e a promuoverne il rilancio.
Si è assistito invece , nel silenzio generale del Sindaco e degli amministratori di maggioranza , alla approvazione – dopo 18 ore di discussione – di un “Bilancicchio” di previsione per il trienno 2018/2020 redatto con i piedi, zeppo di errori ed incongruenze , assolutamente opaco e vuoto di qualsiasi idea di sviluppo economico sociale e di creazione di posti di lavoro .
Conferma di aliquote al massimo per tasse ed imposte comunali e nessuno sconto per i terreni edificabili non utilizati dai cittadini che vorrebbero rinunciare alla edificazione, nessuna opera pubblica e addirittura nessun progetto esecutivo per chiedere i finanziamenti ,nessun miglioramento dei servizi e della organizzazione della macchina burocratica , rinuncia al coordinamento per la progettazione europea ed alla difesa del ruolo di Vasto nel comprensorio : niente di niente ; solo prebende per amici ed indennità per amministratori comunali scarsi , in pensione o in vacanza.
La Città del Vasto è in mano ad una sgangherata orchestra di pifferai improvvisati e senza alcuna Direzione , non capaci di ottemperare alla funzione ricoperta , distratti , indifferenti rispetto all’incremento della miseria e del declino cittadino , arroccati nel fortino di palazzo , incuranti dell’assedio delle emergenze manutentive ed organizzative che dovrebbero invece essere constrastate con forza.
Questa Amministrazione e questo giovane-vecchio Sindaco hanno infatti perso il consenso estorto, per pochi voti, alla popolazione vastese con i sorrisini e la falsa promessa del rinnovamento generazionale e devono essere archiviati nel più breve tempo possibile.
Consentirne la sopravvivenza significherebbe prolungare la agonia e la decadenza senza speranza del nostro territorio .
Confidiamo, quindi, in uno scatto di orgoglio degli esponenti della maggioranza a guida PD ed in una presa di coscienza consapevole degli attuali limiti evidenziati , per giungere alla indispensabile apertura di una crisi amministrativa che consenta di avvicendare l’avvicendabile e di far subentrare nell’esecutivo a guida Menna, persone effettivamente adeguate ed in grado di gestire la azione di rilancio di cui Vasto ha bisogno, prendendole dalla maggioranza consiliare – dove pur ci sono – o dall’esterno. Altrimenti meglio tornare al voto.
Per quanto ci riguarda, di fronte al disastro di questa Giunta, saremo ancora più vigili e duri nella nostra azione di opposizione coerente, concreta e senza sconti .
Edmondo Laudazi il nuovo Faro
Davide D’Alessandro Vasto 2016
Alessandro d’Elisa Gruppo Misto
Guido Giangiacomo Forza Italia
Francesco Prospero Progetto per Vasto
Vincenzo Suriani Fratelli d’Italia