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Vasto, è scontro sulla vendita del Parco Aqualand

Bilancio di previsione, aliquote, tariffe, piano delle alienazioni comunali, programma triennale delle opere pubbliche e l’elezione del nuovo vice presidente del consiglio comunale, in sostituzione del dimissionario Elio Baccalà (Patto con Vasto). E’ stata ricca di argomenti l’assemblea civica riunita ieri nell’aula Vennitti sotto la presidenza di Mauro Del Piano. L’assise è riuscita ad approvare i principali punti all’ordine del giorno a colpi di maggioranza, nonostante le dure critiche dell’opposizione consiliare.

PIANO DELLE ALIENAZIONI – Scuole in disuso,  fabbricati, locali commerciali, appartamenti, magazzini e il parcheggio coperto di via Martiri Istriani alla Marina, inutilizzato da anni.  Sono venti gli immobili inseriti nel piano delle alienazioni 2018-2020,  gli stessi che da anni l’amministrazione comunale tenta di vendere senza riuscirci. E’ il caso della ex scuola di via Naumachia, vicino al Multipiano di via Ugo Foscolo, ma anche dei locali di piazza Marconi, oggi adibiti a Centro di aggregazione per anziani, la cui asta tenuta prima di Natale è andata deserta.

“Il valore complessivo degli immobili è di circa 5 milioni”, sottolinea l’assessore al patrimonio, Luigi Marcello che ha illustrato l’argomento ai consiglieri presenti. L’opposizione incalza e chiede come mai nell’elenco non c’è Aqualand, il parco acquatico dell’Incoronata, che pur risulta menzionato come probabile bene da dismettere per fare cassa. Il sindaco Francesco Menna, che ha sempre escluso la vendita all’asta della struttura ricreativa, si mostra possibilista.“Il parco figura, insieme ai terreni dell’Incoronata, tra i beni che abbiamo offerto in garanzia nella lettera inviata alla Corte dei Conti”, ricorda il primo cittadino, “non  c’è nel piano delle dismissioni perché và periziato. Su questo argomento apriremo una riflessione anche in vista della scadenza della convenzione prevista nel 2021. Dovremo decidere se fare un altro bando o se vendere Aqualand”.

Scatenate le minoranze. “Stiamo votando una fake news”, incalza Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia-An), “è come mettere all’asta la fontana di Trevi. Questo piano è solo un lungo elenco di beni invendibili”.

PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE – Su un totale di 23 milioni di lavori, 5,5 milioni di euro sono destinati agli interventi per il consolidamento del costone orientale e delle zone più fragili della città. Ci sono anche l’ampliamento dell’impianto di videosorveglianza (111.672 euro) la sistemazione di alcune strade comunali (300mila euro), l’adeguamento e la riqualificazione dello stadio Aragona (648mila euro).

Il piano viene illustrato in aula dall’assessore Giuseppe Forte, che parla delle difficoltà economiche in cui versano gli enti locali e legge anche la corrispondenza intercorsa con la Regione. Per le minoranze si tratta del solito “libro dei sogni”.

“Questo piano è fatto con i piedi”, è l’affondo di Guido Giangiacomo,capogruppo consiliare di Forza Italia. Forte reagisce ricordando al consigliere che ai tempi in cui lui è stato assessore ai lavori pubblici (giunta Pietrocola), il Comune, che oggi ha l’organico ridotto al lumicino,  abbondava di tecnici.

Alessandra Cappa (Unione per Vasto) scomoda Freud.“Vi dovete far psicanalizzare, per capire chi siete e dove volete andare”, dice rivolta all’amministrazione comunale. Anche il piano triennale viene approvato con i soli voti favorevoli della maggioranza.

LUCIA PERILLI NUOVO VICE PRESIDENTE – Prima di procedere alla discussione degli strumenti di programmazione economica l’assemblea civica aveva eletto Lucia Perilli, esponente della lista civica Città Virtuosa, alla vice presidenza del consiglio comunale al posto di Elio Baccalà (Patto con Vasto). Quest’ultimo ha deciso di dimettersi dalla carica dopo l’elezione di Mauro Del Piano alla presidenza, non ritenendo opportuno che Patto con Vasto mantenesse entrambe le cariche di vertice nell’assemblea civica. Auguri di buon lavoro per la Perilli e ringraziamenti per Baccalà soprattutto da parte dell’opposizione, che ha dato atto all’ex vice presidente di “aver dato prova di equilibrio e di moderazione”.

Anna Bontempo (Il Centro) 

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1 Comment

  1. Nicola Cicchini

    Scusate, ancora soldi per l’adeguamento dello stadio Aragona?
    Ne abbiamo già spesi un mucchio, ma l’Aragona non é ancora a norma; e non potrà mai esserlo, vedi ad esempio l’impossibilità di dotarlo di un n. di posti auto proporzionato a quello della capienza di spettatori, per non parlare delle vie di fuga, etc.
    Piuttosto che proseguire con questa sorta di accanimento terapeutico, credo sia meglio cercare fondi (CONI, Lega, Europa, etc.) per farne uno nuovo (non certo uno monumentale) sui terreni comunali dell’Incoronata. E riconvertire il caro Aragona, (magari facendosi aiutare con idee provenienti da concorsi di idee attivati nelle scuole e/o Università) in parte realizzando in una struttura coperta per lo svolgimento di eventi, congressi, etc. ed in parte in parcheggi a servizio per la struttura durante gli eventi e per liberare il centro dalle auto durante i restanti periodi dell’anno .

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