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Truffa dello specchietto, ci sono altri tre casi

Amedeo Consales
La chiamano “truffa dello specchietto”. E’ un espediente noto alle forze dell’ordine per estorcere denaro agli automobilisti. Sono già tre i casi segnalati negli ultimi giorni. C’è chi ha pensato di avvisare amici, parenti e conoscenti lanciando messaggi su facebook. Qualcun’altro ha chiesto aiuto a IlCentro.
” Se qualcuno vi ferma mentre guidate ,sostiene di essere stato danneggiato e pretende soldi, chiamate subito il 112 o il 113″, dice il maggiore dei carabinieri, Amedeo Consales. ” L’unico modo per fermare i truffatori è denunciarli”, ammonisce l’ufficiale. La ” truffa dello specchietto”, è un vecchio escamotage truffaldino che ogni tanto viene rispolverato.
Il modus operandi è ormai consolidato. Una persona alla guida di una vecchia auto accosta e procede lentamente facendosi superare. Al momento del passaggio ravvicinato, forse con uno straccio imbevuto di colorante nero, traccia una striscia sulla fiancata dell’altro veicolo e contestualmente provoca anche un piccolo urto. Subito dopo obbliga l’automobilista a fermarsi. A quel punto comincia la sceneggiata. Il furbacchione accusa la vittima di avergli danneggiato lo specchietto già rotto e chiede un risarcimento( dai 50 ai 200 euro) convincendo l’ignaro automobilista di fargli un favore.
” Non è così”, avverte il maggiore Consales.” La prima cosa da fare è pretendere la compilazione del Cid dell’assicurazione, a soprattutto prendete il telefono a fate vedere che state chiamando i carabinieri. L’aspirante truffatore si allontanerà in fretta. Prima che si allontana però, annotate il numero di targa della sua auto. Solo facendo una denuncia si scoraggiano questo tipo di truffe”, insiste l’ufficiale. I carabinieri cercheranno di diffondere il più possibile il vademecum per non essere raggirati da persone senza scrupolo che purtroppo sono sempre in agguato. Qualche mese fa fu individuato e denunciato un 45enne di origine siciliana che raccoglieva soldi con la truffa dello specchietto. Dopo un periodo di calma il problema sta tornando a galla. Il primo episodio si è verificato alla Marina, un secondo caso a nord della città nella zona di via Alessandrini. L’auto usata dal truffatore era una Panda di colore bianco.
Altri casi sono stati segnalati nella zona industriale di San Salvo e a Gissi. Le persone prese di mira sono donne o anziani.
” Esistono le assicurazioni”, insiste il maggiore Consales. “Diffidate di chi chiede soldi per strada. Avvisate subito le forze dell’ordine e soprattutto prendete nota della targa”, ripete il comandante dei carabinieri.
Paola Calvano (Il centro)
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