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Mangiare “senza” è la scelta giusta?

Ormai negli ultimi anni siamo diventati schiavi del “senza”, cioè senza grassi, senza zuccheri, senza sale. I prodotti privi di alcuni componenti sono sempre più presenti sugli scaffali dei supermercati, ma spesso non sono sani come si possa pensare. Siamo proprio sicuri che il biscotto senza zucchero, la pasta senza glutine o lo yogurt senza grassi siano buoni e facciano bene? Da una indagine pubblicata sul Journal of the Academy of Nutrition ad Dietetics sembra che questi prodotti molto spesso siano peggiori di altri da un punto di vista nutrizionale, ma sempre più persone di livello socio-economico medio alto preferiscono acquistare i prodotti “senza” che si tratti di grassi, calorie, zuccheri, sale ecc. Analizzando quello che c’è dentro, la coordinatrice dell’indagine, Lindsey Smith Tallie, spiega che hanno un profilo nutrizionale non corretto perché privi di un nutriente, ma ricchi di altri elementi dannosi pe la salute.

Ad esempio un biscotto a ridotto contenuto di grassi, contiene sicuramente meno grassi di un biscotto normale, ma avrà un quantitativo maggiore di zucchero. Le dichiarazioni “a ridotto contenuto” possono ingannare perché in quel prodotto ci sarà una quantità minore solo di un componente, ma perché un prodotto si possa considerare sano si devono tenere presenti tutte le caratteristiche nutrizionali, leggendo attentamente l’etichetta. Per quanto riguarda i cibi low-fat, cioè a basso contenuto di grassi, questi devono avere meno di tre grammi di grassi nella porzione di riferimento, cioè un biscotto che mediamente pesa 40 g dovrà avere 3 grammi di grassi, una fetta di torta low-fat avrà sempre 3 grammi di grassi, ma in 125 g, questo vuol dire che mangiare 3 biscotti low-fat è più dannoso che mangiarsi una fetta di torta a basso contenuto di grassi. Anche per i prodotti senza glutine vale lo stesso discorso. Questi alimenti hanno una composizione non sempre ideale, eppure vengono consumati anche da chi non è celiaco. Molti tipi di pane, pizza, biscotti senza glutine contengono meno proteine e più grassi dei corrispettivi prodotti con glutine.

Ad esempio la scritta “senza zucchero” sulla confezione del cornetto alla ciliegia molto spesso è ingannevole perché il prodotto contiene zuccheri, eccome. Infatti nella marmellata di ciliegia ci sono il succo d’uva e di mela usati come dolcificanti e sono appunto degli zuccheri. Nei prodotti da forno per abbassare l’apporto calorico si usano edulcoranti come malitolo e sorbitolo che hanno potere dolcificante anche se un po’ meno calorici dello zucchero. Anche le bibite light non sono proprio così light, infatti i dolcificanti usati al posto dello zucchero vengono metabolizzati dal corpo in modo simile allo zucchero fornendo in alcuni casi una quantità simile di calorie. Sembra che questi dolcificanti favoriscano, inoltre, l’aumento dell’appetito intaccando l’equilibrio tra fame e sazietà. Nei prodotti a basso contenuto di sodio, questo viene sostituito con cloruro di potassio spesso presente in quantità elevata, facendo correre dei rischi a chi è iperteso. Quindi è necessario leggere bene le etichette e non farci attirare da frasi come “a basso contenuto di…” o “privo di…”

D.ssa Manuela Di Silvio
Consulente nutrizionale- Farmacista
Rif. Pag. fb Dr.ssa Manuela Di Silvio
Nutrizione consulenza

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