“Il progetto della Escal? Non è un cementificio”. Paolo Leonzio, presidente della Eco School Ambiente e Cultura interviene sull’insediamento produttivo nella fascia di protezione esterna della riserva di Punta Aderci dopo averne accertato, con l’ausilio di esperti del settore “la reale ed effettiva incidenza ambientale”.
“Nello stabilimento di Punta Penna il clinker viene macinato a freddo in un mulino, con l’aggiunta di gesso, pozzolana e calcare producendo così il cemento che viene poi commercializzato sfuso o in sacchi”, osserva Leonzio, “abissale è quindi la differenza tra un cementificio, il cui elemento caratterizzante è il forno che ad altissime temperature cuoce marne, calcari ed argilla, producendo il clinker e lo stabilimento della Escal srl di Foggia che macinerà a freddo tale clinker”.
Un intervento, quello del presidente di Eco School, destinato a suscitare polemiche alla luce della partecipazione di Leonzio e di alcuni suoi più stretti collaboratori, alla marcia silenziosa e pacifica che un Comitato spontaneo di cittadini ha organizzato nelle scorse settimane per dire no al progetto della Escal e chiedere alla politica di bloccare quegli insediamenti produttivi che mal si conciliano con la riserva naturale di Punta Aderci e con il turismo.
Anna Bontempo (Il Centro)
