La scorsa settimana è stato chiesto un sacrificio ai residenti del quartiere Incoronata. Oggi a causa di lavori di ammodernamento alla rete idrica del Comune di Vasto, dalle ore 8.30 alle 17, sarà sospesa l’erogazione idrica nelle zone di contrada Sant’Antonio Abate, San Lorenzo, Sant’Onofrio, Due Valloni,Cinque Ulivi,via San Biagio, colle San Giacomo e via Codalfa. La Sasi si scusa per i disagi ma i lavori servono per migliorare il servizio.
Da anni ormai l’acqua potabile arriva poco e male nelle case dei vastesi, a causa delle reti reti colabrodo. Più del 50% del prezioso liquido viene disperso.
“ Sono in arrivo due milioni e mezzo di euro per individuare e sanare tutte le falle”, annuncia il sindaco di Vasto, Francesco Menna.
” L’obiettivo è evitare quello che è successo durante l’estate 2017 : la più grande emergenza degli ultimi 20 anni”.
Con il Trigno a secco e l’invaso di Chiauci prosciugato la città e il territorio rimasero all’asciutto e fu necessario allertare la protezione civile.
Il nuovo finaziamento servirà per sanare le reti idriche facendo in modo che l’acqua potabile fornita dalla Sasi arrivi come dovrebbe nelle case.
Grazie alle piogge e alla neve l’acqua c’è, ma la dispersione è alta, circa il 50%. La rete idrica risale agli anni 50 ed è diventata una gruviera. Servono impianti nuovi, nel frattempo si cerca di riparare al meglio le condotte. In alcuni comuni vastesi il servizio idrico non viene erogato 24 ore su 24 . La Sasi sta potenziando la condotta ponte Moro-ponte Sinello e l’adduttrice Casoli-Vasto ma la maggior parte dei fondi è per la depurazione. Le reti colabrodo che attraversano Vasto per decenni sono state abbandonate. Non ci sono stati investimenti.
La Sasi lo scorso autunno ha approvato un progetto da 8 milioni di euro per tamponare l’emergenza idrica con la riparazione delle reti esistenti, la realizzazione di tratti nuovi e il recupero dell’acqua dai consorzi industriali del Vastese che utilizzano acqua potabile nelle aziende. Di otto milioni, 2,500.000 serviranno per individuare le perdite e sostituire i tubi nelle condotte principali di Vasto e San Salvo; altri 400.000 sono destinati ad un serbatoio nella zona industriale vastese. La Sasi ha in programma anche uno studio delle sorgenti sotterranee, di cui Vasto è ricca.
Paola Calvano (il centro)