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Civeta pensa al ricorso contro i Comuni-soci

“Il Civeta è un’azienda speciale consortile a cui i comuni hanno affidato per statuto il compito di raccolta e smaltimento dei rifiuti, quindi è possibile un affidamento diretto con la sottoscrizione di un contratto di servizio”. Il Commissario  straordinario, Franco Geradini, replica a muso duro ai sindaci del comuni consorziati, la maggior parte dei quali hanno indetto gare d’appalto per i servizi di raccolta e spazzamento, ritenendo di non potersi avvalere direttamente del Consorzio che viene “snobbato” anche per il conferimento di rifiuti “preziosi” quali carta, plastica e vetro. L’ultimo clamoroso caso è quello di Cupello (che sul proprio territorio ospita l’impianto di riciclaggio e di compostaggio di Valle Cena). L’amministrazione  ha indetto, tramite la centrale unica di committenza del Patto Trigno-Sinello, una procedura ad evidenza pubblica a cui il Civeta non ha potuto neanche partecipare per ragioni riconducibili ai requisiti previsti nel bando.

“Nessuno chiede ai sindaci di aggirare le leggi, ma di applicare lo statuto”, afferma categorico il funzionario regionale, “il Civeta  è, in questo settore, il braccio operativo dei comuni ed esiste in quanto lo statuto gli ha dato determinate competenze e finalità. Ma i comuni erroneamente equiparano il Consorzio ad una società di capitali per le quali vigono altre regole. Per assurdo, ma non tanto, perdendo tutti i servizi, il Civeta non avrebbe alcun senso di esistere. Tra l’altro quello vastese e il Consorzio Piomba Fino di Atri sono i soli Consorzi intercomunali in Abruzzo rimasti tali e non trasformatisi in società di capitali (Spa)come previsto in passato dal Tuel a causa della inadempienza acclarata dell’assemblea dei sindaci rimasti inerti e che ora, alla vigilia della riforma della governance regionale,  chiedono la modifica dello statuto”.

Gerardini annuncia anche di stare valutando di affidare un incarico ad un esperto legale per un ricorso nei confronti dei comuni. E conferma che sono a rischio gli attuali livelli occupazionali.

“Con il passaggio alla Sapi di gestione del servizio di raccolta dei rifiuti a Cupello si verificherà  una diminuzione di conferimenti in piattaforma nel 2018 pari al 13,82 %”, sottolinea, “ciò determina un fabbisogno minore di unità, circa 4 addetti alla piattaforma ecologica, rispetto alle 6 unità attuali (tra cui vi sono operatori interinali). Il tema è all’attenzione del Consorzio per il da farsi, ma non può essere snobbato dai comuni con tale superficialità”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

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