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Vallone Maltempo, un caso di straordinaria incompetenza

Il 25 gennaio 2018 il dirigente comunale del settore IV ha provveduto alla risoluzione del contratto con la Ditta RTI Fedele Di Donato srl di Teramo, cui erano stati affidati i lavori di bonifica dell’ex discarica Vallone Maltempo in data 28/07/2016, a seguito di regolare procedura di gara, per un importo di 2.365.816 euro.

I lavori erano stati sospesi il 14/02/2017 ed il Consiglio dei Ministri ha provveduto, a causa dei pesanti ritardi del Comune, alla nomina di un Commissario che dal 24/03/2017 ha preso in carico la responsabilità del progetto di bonifica.
Come si è arrivati a questa vergognosa conclusione, oltremodo dannosa per l’immagine della Città e per le tasche dei cittadini?

La vicenda ha inizio il 10/06/2016 quando il Comune assegna l’incarico della progettazione esecutiva per la bonifica delle ex discariche Lota e Vallone Maltempo ad un raggruppamento temporaneo di professionisti “TTS Group”, impegnando contestualmente un importo di 36.400 euro a favore dell’ing. Carlo Taraschi di Teramo.

Il progetto esecutivo, che prevede un costo di 3.266.880 euro, viene consegnato al Comune il 14/06/2016, dopo soli 4 giorni dal ricevimento dell’incarico.

Il progetto esecutivo viene quindi approvato dal Comune in data 20/06/2016.
All’inizio dei lavori emerge subito un’evidente discrepanza tra la rappresentazione progettuale e lo stato di fatto in merito all’estensione del corpo della discarica.

In data 9/11/2016 il Direttore dei lavori propone una variante al progetto che però viene sostanzialmente rifiutata dalla Regione e quindi, come visto, i lavori vengono sospesi, in attesa di una nuova variante.

Il 26/09/2017 il Comune, supportato dalla società Drims, invia alla Regione la nuova variante che prevede costi superiori al 15% dell’importo contrattuale, e quindi bisognerà indire una nuova gara.
I lavori di bonifica, che avrebbero dovuto essere ultimati entro il 2016, non sono ancora iniziati.

Ci auguriamo che il Comune adotti verso “TTS Group” le necessarie azioni per ottenere un adeguato risarcimento degli ingenti danni subiti a causa di una progettazione frettolosa e superficiale.
Ci chiediamo intanto quale sia stato il ruolo dell’Amministrazione in questa deplorevole vicenda. Abbiamo assistito a conferenze stampa ed interviste dai toni gloriosi da parte dell’ex Sindaco Lapenna e dell’Assessore Cianci, ma dov’era la necessaria opera di controllo della politica?
Ci se la prende con un Sindaco per un albero di Natale e si pretende di scaricare tutte le responsabilità sulla struttura tecnica del Comune di fronte ad un disastro di queste dimensioni?

L’Assessore Cianci il 29 luglio 2016 aveva promesso che in 4 mesi i lavori di bonifica sarebbero stati portati a termine. Ora si dimetta

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