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Infermiere aggredite in ospedale, allarme sicurezza

Il giorno dopo l’aggressione subita sul luogo di lavoro, il volto di Assunta De Santis è ancora più gonfio e livido. Il medico che l’ha visitata non ha riscontrato fortunatamente lesioni all’occhio. L’infermiera tuttavia è ancora molto provata.

Sotto shoch anche la collega Mariangela D’Ascenzo. Questa volta tutto il personale infermieristico si compatta e chiede alla Asl di affrontare il problema della sicurezza al pronto soccorso del San Pio.

Nei prossimi giorni sarà fatto recapitare alla direzione sanitaria un documento.

La caposala ha già inviato a Lanciano una relazione sull’accaduto. Sulla vicenda indagano anche i carabinieri.

Assunta De Santis conferma che non appena starà meglio presenterà una denuncia per aggressione e lesioni aggravate con relativa richiesta di risarcimento.

“Condanniamo ancora una volta qualsiasi tipo di violenza fisica e verbale nei luoghi di lavoro ” dice l’avvocato Arnaldo Tascione del comitato “Io sto con l’ospedale”. Il legale invoca l’intervento del prefetto di Chieti, Antonio Corona, massima autorità per la sicurezza pubblica.

“Vanno evitate e prevenute aggressioni fisiche e comportamenti minacciosi che si registrano a danni degli infermieri in tutti i reparti e al pronto soccorso. La Asl e l’assessorato regionale alla salute hanno il dovere di evitarle, di ridurle, di prenderle in carico, di non considerarle fisiologiche e quindi ineluttabili. La violenza sul luogo di lavoro è un problema di sicurezza e salute pubblica che merita attenzionare per trovare soluzioni”, afferma l’avvocato Tascione.

Filippo Maarinucci, sindaco di Casalbordino ma anche medico del San Pio da un lato invita l’utenza ad avere un atteggiamento meno esasperato dall’altro condivide l’esigenza di tutelare di più e meglio il personale ospedaliero.

Quando scatta la violenza in tante situazioni e in tanti contesti assistenziali ordinari o in emergenza è necessario rispondere subito e in modo adeguato“, dice il professionista. Tanti i messaggi di solidarietà per le due infermiere aggredite e ferite.

C’è chi sollecita un intervento del Nursind , il sindacato degli infermieri.

“E’ inaccettabile che a fare le spese della crisi che investe il settore sanitario siano professionisti e lavoratori la cui unica imprudenza è quella di destinare, in mezzo a mille difficoltà, il proprio servizio alla cura degli altri. L’incolumità degli operatori è un diritto, non un optional”, dichiarano all’unisono edici e personale infermieristico.

Paola Calvano (Il Centro)

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