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Civeta, chiesti i controlli sui rifiuti in entrata

 “Nell’impianto del Civeta di Cupello arrivano rifiuti dal Lazio, dalla Campania e dalla Puglia. Chi controlla che tutto avvenga nel rispetto della convenzione?”. E’ uno dei tanti interrogativi sollevati da AbruzzoVivo, un’associazione che annovera tra i suoi fondatori esponenti del Pd e del centrosinistra, i quali  ieri hanno voluto fare il punto sulla situazione del Consorzio intercomunale nel corso di una conferenza stampa organizzata nei locali della società operaia.

“Vogliamo riportare il Civeta al centro dell’attenzione insieme alla questione relativa alla gestione dei rifiuti”, attacca Gabriele Marchese che insieme a Camillo D’Amico, Angelo Bucciarelli e Peppino Gattafoni ha stigmatizzato il commissariamento del Consorzio di Cupello “che si protrae ormai da tre anni espropriando i comuni che sono i veri proprietari dell’impianto. Ci chiediamo come mai l’Agir non sia ancora operativa e si vada avanti dal 2015 con una gestione commissariale affidata ad un dirigente regionale”, annotano gli esponenti di Abruzzovivo, “vogliamo delle risposte dalla Regione: c’è un impianto del territorio espropriato dove si stanno avviando delle operazioni imprenditoriali che passano sulla testa dei comuni e dei sindaci di questa parte di Abruzzo. Poniamo un problema di governo e di controllo democratico nella gestione dei rifiuti che passa attraverso la fine del commissariamento e l’attivazione dell’Agir”.

C’è poi il capitolo relativo al pattume importato da altre regioni, problema tornato di attualità nei giorni scorsi a causa dell’emergenza rifiuti a Roma.

“La convenzione tra il Civeta  e la Cupello ambiente (la società che gestisce la terza vasca,  ndc) prevede che il 65% dei rifiuti debbano essere del territorio e il restante 35% proveniente da fuori regione”, incalzano gli esponenti del sodalizio, “chi controlla che tutto avvenga regolarmente? I sindaci dei comuni sono consapevoli di quanto avviene all’interno del Consorzio?”. 

Non sono mancati riferimenti al “pasticcio” della quarta vasca progettata da Cupello ambiente su alcune particelle di terreni di proprietà del Consorzio. Le polemiche sul progetto hanno indotto la società a fare un passo indietro. Insomma, sono tanti gli aspetti da chiarire per Abruzzovivo.

Anna Bontempo (Il Centro)

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