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E’ ufficiale, la casa famiglia non si farà più

Non sarà più destinata a Centro accoglienza per minori. Avrà un diverso utilizzo la villa confiscata di via dei Bontempi, all’Incoronata. Dopo due gare andate deserte, l’amministrazione comunale ha deciso di destinare l’immobile ad altri usi.

“Abbiamo chiesto all’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati di poter utilizzare questo bene  in maniera diversa, mantenendo la finalità sociale”, spiega il sindaco Francesco Menna, “la cosa sembra fattibile  e ora stiamo valutando diverse ipotesi”.

Sono state le due gare andate deserte a far desistere la giunta che, inizialmente, avrebbe voluto trasformare l’immobile in Casa Famiglia, per dotare finalmente la città di una struttura dove poter ospitare minori allontanati dalle famiglie dal Tribunale dei Minorenni dell’Aquila. L’ultimo tentativo di affidare in concessione la struttura risale allo scorso mese di agosto.

Nonostante l’ente  avesse modificato le condizioni contrattuali,  alla scadenza del termine previsto nel bando nessuna offerta venne presentata.

Eppure il Comune ce l’aveva messa proprio tutta per rendere l’appalto più “appetibile”, lasciando invariato il valore contrattuale, pari a 3.767.700 euro, ma rimodulando le tariffe giornaliere per l’accoglienza ordinaria (da 65 a 90 euro) e il canone di concessione annuale, non più di 10mila ma di sole mille euro.

Con ogni probabilità a  far desistere cooperative sociali, organizzazioni del volontariato e Consorzi potrebbero essere stati i lavori di adeguamento della struttura stimati in 154.200 euro, di cui si sarebbe dovuto fatto carico l’aggiudicatario. Pur essendo in buono stato di conservazione la villa deve essere ristrutturata e messa a norma.

L’abitazione, confiscata ad una coppia rom perché ritenuta provento di attività illecite (circostanza contestata dagli originali proprietari), è dal 2014 nella disponibilità dell’amministrazione comunale che è diventata proprietaria dell’immobile dopo aver inoltrato diverse istanze  all’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Da allora l’elegante edificio,  che presenta all’interno preziosi accessori, è nel totale abbandono  e alla mercè di chiunque. Diverse le incursioni registrate in questi anni da parte di chi, nonostante la presenza di catene  e lucchetti, è riuscito ad introdursi all’interno della villa.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

 

 

 

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