Le difficoltà del Pd a livello nazionale si ripercuotono, ovviamente, anche a livello locale. Sembra che vi siano tanti candidati e tante ambizioni personali, invece non è proprio facile trovarne. Vasto era partita con l’idea di dover rivendicare una candidatura, ma il contesto poco favorevole sta facendo allontanare dalla contesa anche coloro considerati un tempo papabili. Ieri sera, nella riunione del Pd locale, Luciano Lapenna ha dichiarato la propria indisponibilità per mettersi in gioco nel collegio maggioritario della Camera, Vasto-Lanciano-Ortona. Vari i motivi addotti, diverse le considerazioni di chi non lo avrebbe appoggiato, ma ciò che conta è la notizia: non sarà della partita. Quanto avrà pesato il rinvio a giudizio? Quanto la certezza di non incontrare i favori nei tre luoghi cruciali del collegio? Poco importa. Ora l’interrogativo è un altro: a chi toccherà battersi in un momento considerato difficile e sfavorevole?
Nelle ultime ore torna in auge anche il nome dell’On. Maria Amato. Una delegazione del partito la starebbe pregando, anche nel segno di una riconciliazione, ma lei non sembrerebbe più interessata. In molti danno per scontata la candidatura di Camillo D’Alessandro ma, essendo già in pole-position per il proporzionale, diventa difficile ritenere che possa ottenere la doppia candidatura. Allora spuntano altri nomi, anche di area, non necessariamente interni al Pd. Esistono le seconde, le terze e le quarte gambe da accontentare. C’è anche chi fa il nome di Giulio Borrelli, Sindaco di Atessa, ma difficilmente verrebbe accolto favorevolmente dal territorio del Vastese. Comunque, fra dieci giorni sapremo.
Al momento si respira un’aria mesta, tra l’abbattimento e la depressione. Avere il governo nazionale, il governo regionale, i sindaci di Vasto e Lanciano non basta. I sondaggi sono delle sentenze, peggio di quelle dei tribunali. Non c’è ancora il fuggi-fuggi, ma poco ci manca. L’ultima, clamorosa possibilità, vorrebbe giocarsela San Salvo con la candidatura di Antonio Boschetti. Nessuna meraviglia se dovesse esserci un derby Boschetti-Magnacca. Senza, ovviamente, prendere sottogamba il Movimento 5 Stelle. Tutto è aperto.
