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Negò indennità al primario, Asl condannata

Ha svolto ininterrottamente l’incarico di direttore della Unità operativa complessa di Neurologia di Vasto dal 1° aprile 2004 al 2 ottobre 2013 (data del suo collocamento a riposo) senza percepire l’indennità pari a 535 euro mensili in aggiunta allo stipendio da dirigente medico.

Soldi che Umberto Colangelo, neurologo in pensione, dovrà ora percepire in forza di una sentenza del giudice del lavoro di Lanciano, Cristina Di Stefano che ha condannato la Asl al pagamento della somma di 40mila euro comprensiva delle spese legali.

E’ stato quindi accolto il ricorso del professionista che si è rivolto al Tribunale, tramite l’avvocato Luca Damiano, per rivendicare il diritto alla percezione di un compenso economico per lo svolgimento dell’incarico che gli era stato attribuito nella misura prevista dagli accordi contrattuali.

Al giudice del lavoro non è apparsa condivisibile la ricostruzione della Asl, secondo cui il dottor Colangelo non avrebbe esercitato le mansioni assegnate avendo trasferito tutte le attività gestionali, operative e professionali concernenti l’Unità Operativa dell’Ospedale di Vasto ad altri medici.

Sono state proprio le testimonianze dei colleghi a chiarire che il ricorrente ha sempre mantenuto la responsabilità del reparto, interfacciandosi con l’amministrazione dell’Azienda, partecipando alle riunioni e ai relativi incontri, ed occupandosi della negoziazione del budget annuale.

Oltre che nelle prove testimoniali l’espletamento dell’incarico è ha trovato riscontro anche negli ordini di servizio, nelle schede di valutazione del personale e nella corrispondenza.

“E’ evidente che la contemporanea gestione delle Unità Operative Complesse di Lanciano e di Vasto implicasse l’impossibilità per il dottor Colangelo di essere costantemente presente in entrambe le strutture complesse”, scrive il giudice del lavoro, “con inevitabile delega delle attività di normale amministrazione in caso di sua assenza da una delle due strutture. Tali considerazioni non escludono però che il professionista abbia esercitato con piena responsabilità le funzioni proprie del direttore di struttura complessa”

Acclarato, dunque, l’effettivo espletamento ad opera del professionista delle funzioni dirigenziali dell’Unità Operativa complessa di Neurologia dell’Ospedale di Vasto, la Asl è stata condannata al pagamento del relativo compenso, oltre al rimborso delle spese legali, per una somma pari a 40mila euro.

Il Centro

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