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Il flop della differenziata, il 65% resta un sogno

Dal 61,90 % di gennaio al 60,03% di ottobre, con un picco del 65% a luglio, legato verosimilmente alle presente turistiche. Raccontano un trend in negativo i report sulla differenziata pubblicati sul sito della Pulchra, la società partecipata del Comune. Nonostante il servizio “porta a porta” sia stato esteso ormai dal 2016 alla Marina, per anni meta incontrastata dei pendolari dei rifiuti, la raccolta stenta a decollare, attestandosi su una media del 62%, ben 15 punti in meno rispetto alla vicina Lanciano dove i dati ufficiali diffusi nei giorni scorsi da Ecolan parlano del 77% di materiale differenziato e avviato al riciclo. In compenso aumentano le micro-discariche abusive disseminate lungo il territorio cittadino, sintomo di una dilagante inciviltà che non risparmia neanche le zone più suggestive e panoramiche di Vasto. La situazione è davvero fuori controllo.

I DATI  – Il tetto del 65% previsto dalla legge è stato raggiunto solo il mese di luglio ed è un dato legato sicuramente alle presenze turistiche. Il bis non c’è stato però ad agosto, mese in cui è stato registrato il 64,68%. Negli altri mesi del 2017 le percentuali, che si discostano di poco, variano dal 60,03% al 62,34%. L’aumento rispetto al 2016 è di appena sette punti. Insomma, la raccolta differenziata stenta a decollare nonostante il notevole impegno economico del Comune e le azioni messe in campo dalla Pulchra. La speranza che l’ estensione del servizio alla Marina potesse far registrare la classica impennata si è infranta davanti alla realtà dei numeri. Insomma, le cose non vanno come dovrebbero. I dati sembrano aver colto di sorpresa perfino gli amministratori comunali.

“Esaminerò i report insieme agli addetti della Pulchra”, assicura l’assessore all’ambiente Paola Cianci.

MICRO DISCARICHE – E’ una triste realtà: da quando la raccolta differenziata è stata estesa a tutta la città le micro discariche abusive hanno registrato una impennata. E’ un fenomeno in aumento quello  dell’abbandono del pattume. Le segnalazioni sui rifiuti di ogni genere e tipologia sparsi sul territorio comunale sono all’ordine del giorno. Sembra che il fenomeno sia aumentato da quando è stata estesa la raccolta differenziata alla Marina, che prima del giugno 2016 era la meta preferita dei pendolari dei rifiuti. Chi non voleva selezionare il pattume  in casa non doveva fare altro che mettere le buste con l’immondizia in macchina e andarle a buttare negli unici cassonetti rimasti lungo la riviera. Un andazzo che è andato avanti per anni, facendo indignare non poco quei cittadini che la raccolta la fanno come si deve  e che neanche le ordinanze sindacali sono riuscite a scoraggiare.  C’è gente che non esita ad abbandonare i rifiuti nelle campagne, lungo le scarpate, nelle aree verdi  e perfino lungo la pista ciclabile di Vallone Lebba,  diventata ormai una discarica a cielo aperto.  L’inciviltà dilagante non risparmia neppure  i luoghi più panoramici e suggestivi della costa.

               Anna Bontempo  (Il Centro)

 

 

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