Luciano Lapenna, dopo la sceneggiata di sabato scorso nella sede del Pd, dove ha dato vita a un incontro molto ravvicinato con lo zio del Sindaco (con conseguente arrivo dei Carabinieri), vuole dare lezioni di comportamento politico all’opposizione ma, ancor più, a Francesco Menna.
Parla alla nuora perché la suocera intenda. Il bando sui disabili ha fatto ridere l’Italia perché era scritto con i piedi, il dettato del difensore civico non è quello della Corte di Cassazione e l’opposizione svolge, con rigore e serietà, il ruolo di controllo e di pungolo affinché l’Amministrazione operi con trasparenza e correttezza. Non mi sono occupato io del caso, ma non consento ad alcuno di mettere in discussione la serietà dell’opposizione.
Se Lapenna è agitato e astioso perché, anche per il duro lavoro esercitato dall’opposizione, è stato rinviato a giudizio per la scivolata sui “Baschi azzurri” e ha subìto all’unanimità la costituzione di parte civile del Comune di Vasto, con il voto favorevole del Sindaco, non possiamo farci nulla. Gli auguro di essere assolto, anzi sono certo che lo assolveranno, ma lui faccia il segretario del Pd senza sceneggiate.
Noi continueremo a fare opposizione senza badare ai suoi risentimenti o, per dirla con la prosa straordinaria del centrodestra di San Salvo, alle sue inaccettabili pulsioni.
Davide D’Alessandro
Vice Presidente del Consiglio