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Il Pd di Vasto: “Bene Lapenna, uomo del dialogo”

Iscritti che vantano una lunga militanza politica iniziata nelle fila dell’ex Pci, giovani esponenti, ma neanche un rappresentante della minoranza interna che ha disertato il congresso cittadino stigmatizzando l’assenza di dibattito. Sono in tutto 40 i membri del direttivo del Pd eletti insieme al neo segretario Luciano Lapenna, ex sindaco di Vasto e presidente Anci-Abruzzo.  Un politico navigato, al quale gli iscritti hanno deciso di affidarsi per ridare al partito il necessario slancio dopo il lungo e (per certi versi ingiustificato) commissariamento.

“Ci affidiamo ad un politico di grandi capacità, attento mediatore, per dare sostegno al sindaco Francesco Menna e all’amministrazione comunale”, si legge in un comunicato diffuso alcune ore dopo la elezione di Lapenna, “  e per portare avanti il programma nell’interesse di Vasto e del suo territorio. L’auspicio è che si torni al dialogo tra tutti nell’interesse dei cittadini”.

Ad affiancarlo in questa nuova avventura c’è un mega-direttivo formato da ben 40 componenti. Sono: Giovanni Caligiore, Annamaria Di Paolo, Sabato Giuliano, Adele Di Fabio, Silvio Ciccarone, Carmela Di Fonzo, Giovanni Della Gatta, Maria Antonella Di Guilmi, Nicola Della Gatta, Addolorata Di Guilmi, Franco D’Ermilio, Paola Fiore, Alberto De Simone, Daniela Bosco, Nicola Di Stefano, Sabrina Della Gatta, Vincenzo Farina, Bianca Campli, Costantino Felice, Adele Montebello, Fabio Giangiacomo, Luisiana Ruscitto, Ezio Di Santo, Marisa Ulisse, Patrizio Lapenna, Antonela Papuc, Simone Lembo, Maria Filomena Raul, Oreste Menna, Emma Columbro, Giovanni Aloè, Natalia Di Stefano, Giuseppe Pracilio, Patrizia Marchesani, Angelo Pollutri, Carla Menna, Fabio Salvatorelli, Rita Di Guilmi, Giancarlo Spadaccini, Michela Bronzo, Enrico Tilli, Tiziana Lalla, Joseph Calvano, Mario Tinari, Francesco Calvano e Maurizio Ventrella.

Intanto le minoranze parlano di “pagina tristissima. E’ diventato segretario del partito di maggioranza colui che dalla maggioranza ha subito l’approvazione della costituzione di parte civile nel processo sui Baschi azzurri”, è il commento al vetriolo di Davide D’Alessandro, Alessandro D’Elisa, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani, “insomma, una farsa. Francesco Menna è più vecchio del vecchio, prigioniero di una vecchia guardia che ha minacciato di mandarlo a casa per la sua inconsistenza e incapacità amministrative”.

                                         Anna Bontempo (Il Centro)

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